ITALIA BOCCIATA, MONTOLIVO ASSOLTO
Fonte: Stefano Borgi per FV
Solo cinquantacinque minuti per Riccardo Montolivo. Brutti, se vogliamo bruttissimi, diciamo pure imbarazzanti. Ma non ci chiedete di bocciarlo, proprio no. Un'ora scarsa di partita nella quale il “talento di Caravaggio” è sembrato la controfigura di quel giocatore brillante, intraprendente, devastante fisicamente che avevamo visto contro Paraguay e Nuova Zelanda. Però, ripetiamo, nessuna bocciatura. Diciamo un S.V (senza voto) certamente magnanimo, che tiene conto di fattori interni ed esterni alla nazionale, ma che non possiamo sottacere. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Gilardino: non è colpa sua, non in questa partita. Lippi cambia ancora modulo, il terzo in tre partite. Dopo il 4-2-3-1 schierato contro il Paraguay, il CT viareggino ha strambato sul vecchio, caro 4-4-2 con la Nuova Zalanda. In entrambi i casi Montolivo ricopre una posizione centrale con De Rossi compagno di reparto. La coppia funziona, il centrocampo è l'unico reparto che concede qualche spiraglio di speranza. Poi, contro la Slovacchia, si torna al 4-3-3. Spazio a Gattuso con Montolivo spostato sulla fascia. I primi 20' vedono Riccardo defilato sulla destra, ma si vede subito che non è giornata. Appoggi sbagliati, un'indolenza che ci riporta al vecchio Montolivo, quello prima del Liverpool. Da quella parte transita Hamsik e, si sa, il napoletano è un bruttissimo cliente. Riccardo sembra intimidito, non è lui. Allora Lippi inverte le fasce, Montolo torna a sinistra, Gattuso a destra, De Rossi resta al centro. La situazione migliora, Montolivo si fa vedere, tenta l'inserimento. Al 37' prova anche il tiro da fuori, quella botta che una Dea Bendata maligna gli aveva spedito sul palo contro la Nuova Zelanda. Ma niente, non è il vero Montolivo. Fino all'immagine finale del mondiale di Montolivo: è il 45' Di Natale conquista il fondo, crossa arretrato, Montolivo si avventa sul pallone, l'occasione è ghiotta ma...”montolo” scivola, cade e rovina a terra.
Come lui, tutta la nazionale. Montolivo rientra nel secondo tempo con (ancora) un cambio tattico: si ritorna al 4-2-3-1 con gli inserimenti di Maggio e Quagliarella. Ma non c'è tempo per sorridere. Lippi ha già in testa il cambio che arriva al 55': Pirlo al posto di Montolivo. Non basterà, l'Italia esce ingloriosamente. Ripetiamo, non ci sentiamo di bocciare Montolivo, anzi...lo assolviamo perchè abbiamo negli occhi le prime due partite, con Montolivo centrale, quello del 4-2-3-1, quello di Prandelli, quello che (probabilmente) non vedremo l'anno prossimo in maglia viola. Chiudiamo la nostra riflessione così, con una preoccupazione in chiave Fiorentina: rifletta Mihajlovic, perchè Montolivo spostato, defilato, fuori dal cuore del gioco...non funziona.