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L'ULTIMA IN MAGLIA VIOLA DEL..."RAGAZZO CHE GIOCA GUARDANDO LE STELLE"

di Redazione FV

Il 17 maggio 1987 Giancarlo Antognoni disputò la sua ultima partita con la maglia della Fiorentina. Sono passati esattamente 20 anni, ma l’amore di Firenze per il “Capitano” è ancora quello di un tempo. Era la 30° giornata del campionato 1986 – 87, allenatore Bersellini, e al Comunale arriva l’Atalanta già con un piede in serie B.
Da qualche settimana tirava un’aria strana intorno a Giancarlo. L’ingaggio del nuovo allenatore, lo svedese Eriksson, era ormai cosa fatta e i dogmi tattici del “rettore di Torsby” non prevedevano la figura di un regista quale ormai era diventato “l’unico dieci” viola. Quella domenica quindi andrà in scena l’ultimo atto di una favolosa recita durata 15 anni costellata di gioie e sofferenze che ebbero il merito di costruire intorno ad “Antogno” un indistruttibile alone di mito. La Fiorentina affronta i bergamaschi al termine di un campionato mediocre con il “traguardo” salvezza ormai acquisito. La partita fu a senso unico con un Atalanta arrembante, Landucci per una volta miracoloso graziato da un salvataggio sulla linea di Pin ed un palo su punizione di Magrin. Per fortuna in campo c’era l’unica bandiera che abbia mai garrito al vento delle colline fiorentine, e all’89’ il match subì la svolta. Rimessa laterale, Giancarlo opera una finta di corpo a smarcare Diaz, assist dell’argentino per Di Chiara e gol del definitivo 1-0. L’Atalanta retrocede e Antognoni dà l’addio alla maglia viola. Destinazione Svizzera, più esattamente Losanna, dove verrà accolto come un messia.

Chiudiamo con due chicche: tre mesi dopo, per la sua prima partita in terra elvetica, mezza curva Fiesole si mosse da Firenze per tributargli l’ultimo saluto. L’aprile dell’anno seguente poi, fu organizzata un amichevole fra Fiorentina e Losanna, 1-1 il risultato finale con gol di Berti per i viola e di… Antognoni per il Losanna. Era il 75’ e Giancarlo pareggiò con uno splendido tiro al volo di destro, scoccato sotto la ferrovia. Dimenticavo… quel 17 maggio 1987 pioveva a dirotto... e mi piace pensare che lassù, qualcuno non seppe trattenere le lacrime.