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LA "PARABOLA" DEL BUON... SINISA

di Stefano Borgi

Dai “calci nel sedere” a... "vedo la luce". La conversione, la folgorazione... (chiamatela come volete) di Sinisa Mihajlovic può così dirsi completa. Il cammino spirituale intrapreso dal tecnico serbo è stato impervio, tortuoso, irto di difficoltà e pieno di spine, ma alla fine Sinisa ha capito i propri errori e si è redento. Lasciatecelo dire: quanta differenza tra il Sinisa del dopo Lecce e quello di oggi, e per una volta non ci soffermiamo su battute salaci, su quella terminologia da “bar dello sport” che spesso gli abbiamo sentito usare. Bensì registriamo un... “Finalmente vedo la luce, non fischiate i giocatori ma semmai fischiate me, vi prometto che alla fine della partita li porto tutti a centrocampo così potrete fare ciò che volete...applausi o fischi. Ci potete anche tirare le uova...” Siamo arrivati addirittura al...”porgere l'altra guancia”. Chi l'avrebbe mai detto? Però, permetteteci una domanda... Tutto bello, tutto giusto. Ma...fino a quando durerà?

A margine della sala stampa odierna registriamo altri due momenti che attengono di più al Sinisa vecchia maniera: “Gli allenamenti? Fosse per me, li farei tutti a porte aperte. Sono LORO che non vogliono...” (sala stampa del 25-09-2010, prima del Parma) La domanda, allora, sorge spontanea: chi sono questi LORO?”
“Meglio volare bassi e pensare a fare prima possibile 40 punti? (tradotto: non è meglio pensare a salvarsi il più in fretta possibile? Ndr.) Certo, siccome noi ne vogliamo fare 50 di punti, o anche di più, prima dobbiamo farne 40. Sono d'accordo, facciamoli...” (sala stampa del 25-09-2010, prima del Parma)

LEGGi ANCHE LE ALTRE BATTUTE DEL "TUTTOSINISASHOW"

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