"OCCHI PUNTATI SU..." Alberto Gilardino ed una "par condicio" tutta sua
Fonte: www.stefanoborgi.it
Lo slogan cominciò a girare la stagione scorsa quando, tra campionato e Champions League, Alberto Gilardino non sbagliava un colpo. Gol a raffica, sempre e dovunque. E allora qualcuno disse..."Gila e riGila, segna sempre lui". 10 e lode per l'intuizione anche se in realtà si trattava di un remake dell'originale milanese dedicato a Maurizio Ganz: "El segna semper lù..." Il piccolo attaccante di Tolmezzo infatti, con l'Inter più che col Milan, realizzava reti ad ogni piè sospinto ed alla metà degli anni 90' si meritò questo che diventò ben presto un tormentone. Più o meno quello che sta facendo (e che ha sempre fatto) il bomber viola. Dopo quel fulgido periodo (si era nei primi mesi del torneo scorso) ci fu un lieve appannamento per poi riniziare la nuova stagione come la precedente. Gilardino infatti, lo ricordiamo ai più distratti, ha concluso il 2009 al primo posto fra i bomber del nostro campionato (25 reti totale tra campionato, Champions e Coppa Uefa) lasciandosi dietro l'argentino Milito che tra Genoa ed Inter ne ha totalizzati 23. E tutto senza rigori.
Abbiamo parlato di "par condicio". Fateci caso, Alberto Gilardino non fa differenze. Lui va ad Anfield Road e stende il Liverpool con un gol al 92', poi arriva il Cerbaia (simpatici dilettanti di 1° Categoria) e segna tre reti tanto per riprendere l'abitudine dopo panettone e spumante. Infine va a Siena, con la Fiorentina reduce da due sconfitte negli ultimi due campionati, e sfodera una doppietta che sigilla il fantastico 5-1 viola. Nel mezzo, reti al Debrecen, al Palermo, al Cagliari, alla Sampdoria... e la lista sarebbe ancora lunga. Non solo maglia viola per il "Gila". Abbiamo ancora negli occhi il gol-qualificazione mondiale segnato all'Irlanda di Trapattoni, come la tripletta di quattro giorni dopo realizzata a Cipro. In totale 6 reti nell'anno solare con la maglia azzurra ed una candidatura come titolare ai prossimi mondiali sudafricani sempre più autorevole.
A proposito: rientrava proprio ieri nel nostro campionato Luca Toni. L'ex idolo della Firenze viola era stato l'ultimo ad espugnare il "Franchi" di Siena con la doppietta del 26 ottobre 2005 (entriamo così nel tema risposte che Gilardino ha elargito nella sua fantastica domenica) ed anche lui dice di mirare ad un posto nei 22 per Sud Africa 2010. Alberto ha replicarto anche a questo. Due gol per allontanare fantasmi del passato (Toni appunto) e del futuro (Amauri)... La maglia azzurra numero 9, urla il centravanti di Bilella, è già assegnata. In tema di risposte non possiamo poi sottacere la considerazione che Cesare Prandelli aveva espresso appena 48 ore fa. A margine della presentazione di Felipe il mister chiosava: "Felipe va benissimo e ci voleva ma, per assurdo, dovrei preoccuparmi più dell'attacco che della difesa..." Non fa una grinza: fino alle 15 di ieri la retroguardia viola era la terza del campionato, mentre l'attacco languiva nelle posizioni di retroguardia (8°). La risposta è stata immediata: 5 gol dei quali tre degli attaccanti (oltre ai due di Gilardino ci sono anche le firme di Mutu e Santana) per un reparto che è rifiorito improvvisamente. Ovviamente le nostre sono piccole congetture, innocenti provocazioni ma ci piace pensare che l'orgoglio e l'amor proprio di autentici fuoriclasse rispondano da par loro alle "punzecchiature" di colui che, una volta di più, sta conducendo la Fiorentina verso l'ennesimo miracolo. Infermeria permettendo...