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"OCCHI PUNTATI SU..." Il primo trofeo dell'era Della Valle

di Stefano Borgi
Fonte: www.stefanoborgi.it

La Fiorentina va col vento in Coppa...Italia, sospinta da un immenso Adrian Mutu, e questo potrebbe davvero diventare il primo trofeo dell'era Della Valle (e dell'era Prandelli). Del resto una Fiorentina impegnata su tre fronti alla fine di gennaio non la vedevamo da anni. Nel 1957, dopo il primo scudetto, il cammino in Coppa dei Campioni fu eccellente (i viola persero solo in finale dal Real Madrid), ottimo anche il risultato in campionato (alla fine sarà un secondo posto) mentre della coppa Italia non c'è traccia. Nel 1970, all'indomani del secondo tricolore, la Coppa Campioni terminò a marzo (sconfitta contro il Celtic di Glasgow) e la coppa Italia ad aprile, nei quarti contro il Varese. In campionato, ahimè, la Fiorentina non si ripetè ai livelli dell'anno precedente (non ci andò nemmeno vicina) e questo risultato abbassò la media stagionale. Nel 2000 ci fu un andamento simile al 1970: fuori ai quarti di coppa Italia col Venezia (ricordo Chiesa sbagliare un rigore decisivo nel recupero...), in corsa nella Champions fino a marzo inoltrato ma un campionato deficitario che si risollevò solo dopo l'uscita dall'Europa. Quest'anno la musica sembra diversa. La Champions League fa storia a se: viola negli ottavi dove è attesa dal Bayern di Monaco. Leggero ritardo in campionato con una partita da recuperare e la zona Champions che è lì, a portata di mano.

Ma andiamo con ordine: la Coppa Italia è senza dubbio il vero obiettivo, reale, sensibile da colpire, conquistare e portare a casa. Il 3 febbraio ci toccherà (presumibilmente) l'Inter per l'andata della semifinale, e allora... corsi e ricorsi storici. Ricordiamo, infatti, che la coppa del 1996 fu vinta proprio battendo l'Inter in semifinale. Fantastico 3-1 al Franchi con un Re Leone devastante autore di una tripletta e bis dell'argentino a Milano dove un mirabile pallonetto proiettò i viola in finale contro l'Atalanta. E allora (per dirla all'Obama...) "yes we can", si può fare: con un Mutu in queste condizioni (quando sta così non ce n'è per nessuno), un mercato di gennaio florido (Felipe, Ljajic, Bolatti...) un'infermeria che, piano piano, si va svuotando, il traguardo Coppa Italia è più di un ipotesi e c'è grande interesse intorno ad un'impresa che sembra ogni giorno più vicina. Lo conferma la presenza congiunta di Diego ed Andrea Della Valle. I fratelloni marchigiani c'erano ieri sera e c'erano anche contro il Chievo, l'accoppiata ha portato bene ed allora perchè non ripetersi? Ed infatti la sorte non li ha traditi, mettendoli di fronte ad una squadra forte, equilibrata, consapevole delle proprie forze. La bacheca langue, è desolatamente vuota, le pareti del contenitore sono di un bianco pallido, anonimo, quasi inquietante. Ed allora il primo trofeo dell'era Della Valle potrebbe essere molto più vicino di quanto pensiamo.

Il campionato ci dice di una Fiorentina in ritardo ma non abbastanza per considerarla fuori dai giochi. Molto, a questo proposito, ci dirà il mese di febbraio quando la Fiorentina dovrà affrontare 8 partite in 24 giorni (le due semifinali di coppa Italia, lo scontro col Bayern, il recupero col Milan e le altre di campionato). A quel punto sapremo. In chiusura la Champions League: forse stupirò tutti ma io ritengo la Fiorentina di coppa, quella vista col Liverpool in entrambe le occasioni e col Lione in casa, capace di tutto. Nel 2004 il Porto (di Mourinho) vinse la coppa dalle grandi orecchie (fra l'altro su un'altra outsider, il Monaco) senza squilli di trombe, fanfare inneggianti, e poco tempo prima (nel 2002) in finale arrivarono i tedeschi del Bayer Leverkusen...e allora, perchè la Fiorentina non potrebbe fare altrettanto? E non stiamo parlando delle guerre puniche. Come dicevano gli antichi, la palla è rotonda e tutto è possibile. L'unico invito che possiamo fare è stare lontani dagli imbroglioni, perchè la squadra di Champions, che concorre a questo potenziale (ed impossibile, parliamoci chiaro...) Grande Slam, è tutta un'altra storia rispetto al campionato e potrebbe andare davvero andare il 22 maggio a Madrid...a riprendersi la coppa. Chi vivrà vedrà e intanto godiamoci questo gennaio fantastico, un Mutu straripante ed una tifoseria commovente che ha paura, tanta paura, di svegliarsi da un sogno meraviglioso.