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"OCCHI PUNTATI SU..." Juan Manuel Vargas ed i "FANTASTICI" 5

di Stefano Borgi
Fonte: www.stefanoborgi.it

La battuta gira in città già da diverso tempo. "Ma chi era quello dell'anno scorso? Vargas o il fratello scarso?" Oppure... "Ma Vargas ha un fratello gemello e per sbaglio c'hanno mandato quello poco bono?"  Queste erano solo alcune delle frasi più ricorrenti che giravano (e sono girate fino a poche settimane fa) intorno al peruviano, protagonista di una metamorfosi che ha dell'incredibile. Alzi la mano chi pensava ad un Vargas in queste condizioni dopo il flop della scorsa stagione, chi pensava che dall'essere un peso, un problema vero per la squadra, si passasse in così poco tempo a diventare elemento insostituibile e addirittura imprescindibile per la Fiorentina. Forse ci credeva il solo Prandelli, che lo volle fortemente nell'estate 2008 e lo "impose" a Corvino, restio (eufemismo) a spendere 12 mln. di euro per un terzino, tanto che, contravvenendo a principi e dettami radicati nel tempo, il tecnico di Orzinuovi lo ha schierato contro la Juventus a 36 ore scarse dal suo rientro dal Perù. La paura del jet-leg, il timore di qualche infortunio (chessò, un muscolo che non regge, che si stira, che si strappa addirittura...) il rischio affaticamento, la mancanza di riposo... tutto questo portava a credere che, in quel di Torino, la famosa catena di sinistra della Fiorentina sarebbe stata composta da Pasqual e Gobbi, regalando (o relegando, scegliete voi) l'ex-cagliaritano al suo vecchio ruolo di esterno alto di sinistra. Nel dubbio Vargas ha messo d'accordo tutti, ha messo da parte i facili alibi imputabili alla transvolata oceanica, ed ha disputato (l'ennesima) prova devastante di questa stagione. Un gol, il raddoppio sfiorato (miracolo di  Buffon), cross tagliati, manna per gli attaccanti, profusi nella solita quantità industriale, e recuperi difensivi che ormai non costituiscono più novità.

Il peruviano un supereroe abbiamo titolato non a caso, perchè quello che ha fatto all'Olimpico di Torino ci fa intravedere un giocatore dallo strapotere fisico indefinibile, dalla volontà e spirito di sacrificio infiniti e dalle potenzialità (forse) ancora inespresse. I fantastici 5 non sono solamente i supereroi (ricordate? erano in 4 più la donna invisibile) bensì anche le reti realizzate in totale da Vargas con la maglia viola. Potremmo anche dire che sono i minuti che ci ha impiegato per mettere paura alla "vecchia signora" come possiamo ricordare che in questa stagione il peruviano è già al secondo gol decisivo, dopo quello di Lisbona nel preliminare di Champions, Lo scorso anno furono Cagliari, Roma e Torino a cadere sotto la scure di Juan Manuel e, va detto, tutto è cambiato da quando Prandelli lo ha schierato in posizione più avanzata. Vargas nasce terzino basso, in Perù e nel primo Catania, per poi essersi riciclato terzino alto (fu Zenga nel Catania ad inventarlo così) e su quella zolla ha fatto le cose migliori. Prandelli, da buon bresciano cocciuto ed ostinato, continua a dire che Vargas può dare il meglio partendo basso per avere, così, più campo a disposizione per le sue scorribande. Non sappiamo chi abbia ragione, sappiamo però che la campagna acquisti della Fiorentina si giocava su due tavoli: l'Ata Quark di Milano (sede del mercato estivo) ma anche e sopratutto Firenze. Jovetic, Jorgensen, Comotto...tutti elementi "riacquistati" dopo un'annata infelice (la scorsa), in attesa del miglior Mutu e con Vargas, sempre Vargas, a fare il vero valore aggiunto di questo fantastico inizio di stagione. E adesso se veramente il Real Madrid lo vuole, lo deve pagare... tanto.