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"SALVATE IL SOLDATO ADRIAN"

di Stefano Borgi
Fonte: www.stefanoborgi.it

Il gioco di parole è fin troppo facile ed anche un pò scontato. Però, nel mutuare il celebre film di Spielberg, invitiamo tutti alla calma ed alla riflessione prima di emettere giudizi o sentenze sommarie. Scriviamo queste parole di getto, così, mossi dall'emozione del momento ma attenzione, non le scriviamo perchè è in ballo il miglior giocatore della Fiorentina, bensì per umana comprensione e carità verso un uomo che potrebbe (dopo questa immensa tegola) perdersi definitivamente. Beninteso, non siamo di fronte alla morte di nessuno, ma la situazione dell'ormai ex-fenomeno induce a trattare l'argomento quasi fossimo di fronte ad una "morte" sportiva che, di conseguenza, non può lasciarci indifferenti. E' troppo facile adesso sparare su Adrian Mutu (anche quì prendiamo spunto sulla famosa frase in voga nel Far West "Non sparate sul pianista") e partiamo proprio da quì: maramaldeggiare ora sul romeno vorrebbe dire abbracciare la legge del taglione piuttosto che quella della giungla, del"mors tua vita mea", sarebbe gestire con usanza medioevale il rapporto umano. E fino a prova contraria siamo uomini, non bestie. Significherebbe, appunto, tornare nel Far West dove l'unica legge valida era quella delle pistole. Nessuna vendetta, nessuna rivendicazione quindi, anche perchè (hai visto mai) le controanalisi potrebbero smentire il tutto.

Detto questo, Adrian Mutu dovrà risponderne personalmente, non c'è dubbio. A prima vista sembra una leggerezza, un'ingenuità, un errore veniale... ed è incredibile se pensiamo all'età del soggetto (Mutu ha 31 anni, non è un ragazzino) ed all'intelligenza dello stesso (Adrian potrà averne fatte di tutte in carriera ma, basta parlarci, non è uno sprovveduto.) Ed allora torniamo al punto di partenza, perchè l'errore del romeno (ripetiamo, se c'è veramente stato) nasce da una condizione mentale e psicologica quanto meno precaria. Tutti sappiamo della multa, degli infortuni, di una carriera che sta scivolando via, di un futuro a dir poco incerto, insomma... di una situazione a 360° fortemente a rischio. Certo qualcuno potrà dire: tutte cose che lui e solo lui si è cercato, nonostante madre natura lo abbia dotato di qualità e talento che il 99% delle persone neanche si sognano di avere. "Ha sbagliato e deve pagare". No scusate... troppo facile. Ribadito il concetto che se di errore si tratta la giustizia dovrà fare il suo corso, altrettanto diciamo che non è il momento di agitare il coltello nella piaga.

Come avrete notato non abbiamo fatto nessun riferimento al perchè o percome Mutu si sia comportato così, non spetta a noi, non è il nostro ruolo. Diciamo solo che è il momento di fare come il capitano John Miller (al secolo Tom Hanks) nei confronti del soldato James Ryan (Matt Damon)... "Salvate il soldato Adrian" e chissà che, dentro di voi, non arrivi qualcuno a darvi l'Oscar del buon senso.