"VIDEOAMARCORD", Col Catania storie di donne, "papere" e punteggi roboanti

La Fiorentina si lecca le ferite e per bocca del suo presidente Andrea della Valle è pronta a ripartire dimenticando gli episodi sfortunati e le sviste arbitrali. Lazio in casa, Juventus e Genoa fuori, abbiamo assistito ad una continua fiera degli errori col risultato di punti preziosi lasciati sulla strada della Champions League. La storia di Fiorentina-Catania ci racconta di 24 precedenti con 16 vittorie viola, 6 pareggi e 2 sole sconfitte, entrambe maturate al Cibali, e sui 13 precedenti casalinghi la Fiorentina ne ha vinti nove e pareggiati 4 mettendo insieme punteggi roboanti ed episodi spesso divertenti. Come il 6 novembre 1983 quando la squadra dell'allora tecnico viola "Picchio" De Sisti maramaldeggiò sul Catania di Gianni Di Marzio per 5-0. In quella partita successe di tutto, a cominciare dal piccolo dramma calcistico del portiere Sorrentino che, dopo aver subito il gol del 2-0, ciabattato da Eraldo Pecci, e passato addirittura sotto la pancia del baffuto estremo difensore siciliano, fu irriso dalla Fiesole con un coro di ringraziamento per la papera sulle note di Vamos alla Playa dei Righeira.

Quindi l'attenzione si sposta in tribuna dove la signora Rita Monosilio, coniugata Antognoni e donna di grande carattere, mise tutti in riga difendendo il marito ed inveendo contro il pubblico VIP della tribuna che stava fischiando il capitano al momento della sostituzione. Scendiamo di categoria e ricordiamo il 3-2 del 6 gennaio 2004 quando la befana portò a Firenze 7 nuovi rincalzi col risultato di un primo tempo devastante concluso sul 3-0 prima della parziale rimonta siciliana firmata dal grande ex, Lulù Oliveira. L'anno scorso infine, e si era al 14 dicembre, Fiorentina-Catania terminò 2-0 con i gol di Mutu e Gilardino e con un pimpante Jo-Jo che, subentrato a Santana ad inizio secondo tempo, dette la spinta decisiva per tre punti fondamentali nella rincorsa Champions. Ancora loro, ancora i tre tenori, ancora il 'MU-GI-JO' che torna protagonista per un esperimento che merita una seconda possibilità, magari in tempi e condizioni fisiche migliori.