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CONTINUANO A MANCARCI I RIGORI E ROSSI

di Sonia Anichini

La delusione, dopo la partita contro il Sassuolo, ci attanaglia e si fonda prevalentemente su due argomenti: gli arbitri che continuano a penalizzarci in Europa ed in Italia e la paura di non riuscire a ritrovare più il “nostro” Giuseppe Rossi. La Fiorentina era stanca, come forse anche prevedibile vista la durissima partita di Basilea, ma l’inizio dell’incontro al Mapei Stadium aveva dato buoni segnali. Dopo due minuti, proprio come in Europa League, c’era un rigore netto su Ilicic ed anche in questo caso la terna arbitrale (arbitro, guardalinee e arbitro di porta) non ha ritenuto di doverci assegnare un rigore sacrosanto. E’ antipatico piangersi addosso, ma quando gli episodi sono così lampanti viene da urlare dalla rabbia. A Firenze si dice “San Giovanni non vuole inganni” ed infatti al 5’ Borja Valero ha fatto gol, facendoci pregustare una gara in discesa. Purtroppo non è stato così perché molti degli interpreti erano decisamente sotto tono, affaticati come ha detto Sousa, dopo l’impegno di giovedì. 
Fra coloro che erano usciti malconci dal match europeo, il più tartassato era stato Kalinic e la prova ne è stata la foto che è girata in rete da venerdì con i suoi ginocchi inguardabili. Anche zoppo però è un calciatore dal quale non si può prescindere e la scelta di Rossi, fondata sui più nobili sentimenti, non ci ha aiutato. Purtroppo, mi duole dirlo, Pepito è ancora molto lontano dal giocatore che era e le difficoltà, invece di scemare, paiono ancora tante. Ha ragione il Mister a dire che “va aiutato, che sta soffrendo” ma il calcio e gli obiettivi da raggiungere cozzano con le difficoltà fisiche ed emotive di Giuseppe Rossi.
Penso che lui ne sia pienamente consapevole e guardando la sua espressione, il suo volto appena rientrato in panchina, vi si poteva leggere solo delusione. C’è da una parte la fortuna di non avere la necessità di forzare la sua presenza, visti gli attaccanti a disposizione, dall’altra forse potrebbe essere un banco di prova definitivo l’urgenza che scendesse tutte le settimane in campo. Per adesso la prima ipotesi è quella che ci tutela anche se lo dico con la tristezza nel cuore.
A differenza della scorsa gara contro l’Empoli, stavolta l’ingresso del nostro cannoniere non ha ribaltato il risultato anche se negli ultimi momenti c’è stato l’ennesimo episodio dubbio, leggasi rigore, che il signor Massa ha nuovamente ignorato. Una squadra che fa onore al gioco del pallone, non dovrebbe avere maggiore rispetto dai “fischietti” o dobbiamo fare cattivi pensieri? E’ un vecchio film troppe volte visto e del quale speriamo di non dover subire repliche. 
Restiamo comunque nei piani alti della classifica, riposiamoci un po’ e riprendiamo la rincorsa al primato.

La Signora in viola


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