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LA FIORENTINA C'È, GOMEZ NO

di Sonia Anichini

Se la “bischerata” di Neto, nonostante l’imbarazzo, la possiamo cancellare vista la stagione che il nostro portiere sta facendo, l’incespicare di Gomez cominciamo a non sopportarlo più. Sono le uniche due annotazioni negative dell’ennesima prestazione vincente della Fiorentina. Il cammino, soprattutto in trasferta, è veramente consolante e ci fa ben sperare per l’aggancio al terzo posto, fino a qualche tempo fa solo un miraggio. In questa ottica va detto che, quando servirebbe che la Juventus vincesse, vedi ieri contro la Sampdoria, non lo fa e non riesce a farci un favore!
Per tornare ai fatti nostri, va detto che ci aspettavamo una riscossa dopo la prova imbarazzante di giovedì in Europa League e l’appello è stato ascoltato. Montella, e tutti noi che ci siamo vergognati con lui, può essere soddisfatto dei suoi uomini che hanno risposto con un poker di gol che ha steso un piccolo Cesena. Abbiamo anche fatto l’unico gol per l’avversario riaprendo, solo sulla carta, la partita. Trovo antipatico che quel pastrocchio sia stato segnalato come autogol di Savic mentre la colpa è stata di uno sbadato Neto. Tanto più quando Stevan è stato bravo sia in difesa che in attacco segnando un gol, come Gonzalo capitano di giornata.  
Menomale che ci hanno pensato loro perché il nostro goleador continua ad essere in stato confusionale. Ha iniziato bene, il suo colpo di testa poteva avere più fortuna ma, per il resto, è stato più il tempo in fuorigioco, inteso anche oltre la vera e propria posizione campo, e l’ennesima figuraccia davanti a Leali ha fatto cascare le braccia. Il Mister ha dichiarato di aspettarsi di più da lui ma ancora non sembra che il tedesco abbia la forza di esaudire i suoi desideri. In questo senso sembra una barzelletta l’ingresso in campo di El Hamdaoui che, fuori rosa da tempo immemore, entra e dopo pochi secondi fa gol. Pare voler dire: io sono un attaccante, anche meno blasonato, ma al momento opportuno la insacco!
Si continua  a dire che ci vuole pazienza, che è comunque dentro il gioco della squadra ma il suo ruolo sarebbe quello di segnare e sembra un lavoro ancora tanto, ma tanto, difficile per Marione.
Considerato che non abbiamo attaccanti, lui deve giocare ma non sappiamo più cosa pensare di questa situazione. Ci consoliamo intanto con le belle prestazioni dei suoi compagni, da un reparto difensivo sempre più sicuro di se stesso, da un Mati Fernandez vero mattatore in campo, dal primo gol in questo campionato di Borja Valero, dalla conferma dell’inossidabile Pizarro.
Con una vittoria come ieri il problema Gomez può rimanere in sordina, ma occorre una svolta decisiva perché non diventi un boato assordante.

La Signora in viola