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LE "STRANE" IPOTESI SU NETO CHE LO RIPORTANO AL PASSATO

di Sonia Anichini

Pensare che oggi la Fiorentina non giocherà pare un po’ strano, abituati come eravamo ad un susseguirsi di gare senza sosta, a due incontri settimanali. La sosta però non è realmente tale perché molti calciatori sono in giro con le proprie nazionali e i non arruolati sono a Firenze a lavorare. Oltre a sganciare la mente dalle pressioni dei tre campi sui quali è impegnata la Viola, questi giorni serviranno soprattutto per recuperare gli infortunati.
La nazionale cilena ci consola sulle sorti di Pizarro perché pare che il centrocampista possa giocare e possiamo pertanto considerarlo a posto.
Su Rossi continuano ad arrivare buone notizie, ma anche tanta cautela che non va di pari passo con la voglia dei tifosi di rivederlo sul rettangolo verde a formare soluzioni in attacco che fanno brillare gli occhi e il cuore.
Bernardeschi fa progressi, ma il personaggio sul quale ruota un nuovo ballottaggio è Tatarusanu che sembra aver superato i suoi problemi fisici. Nel momento che si era preso il posto in squadra e la fiducia di tutti, la sorte ha voluto che si infortunasse facendo risalire alle stelle le quotazioni di Neto, sia dal punto professionale che umano. E’ stato resettato tutto quello che era stato detto e fatto nei confronti del brasiliano, riaprendo la ferita incurabile del suo prossimo abbandono. 
Le varie crociate promosse per forzare una sua permanenza a Firenze, rimbalzano sulla realtà palesata a suo tempo da Pradè quando asserì che “ci avevano provato in tutti i modi, ma che questo era un capitolo chiuso senza margini di trattativa”. Quindi Neto ha già firmato con la Juventus, ma la cosa più buffa che si sente dire è che verrà girato in prestito alla Sampdoria. La risata sorge spontanea ed affettuosa pensando agli incubi che verranno a Viviano: ora che si è conquistato il ruolo da titolare coi blucerchiati, si ritrova fra “i pali” colui che lo ha spodestato dalla sua amata porta viola! Un intreccio del futuro che sa tanto di passato, di un dualismo già vissuto. Mi pareva strano che Norberto facesse solo la panchina a Buffon, perdendo del tempo prezioso per la sua carriera.
Resta il fatto che questo passaggio metterebbe in questa storia un altro tassello d’assurdità e renderebbe la sua perdita ancora più fastidiosa. La Samp fra l’altro è al momento una nostra concorrente all’Europa, qualunque essa sia. Perderlo per una squadra superiore (quanto mi duole dirlo!) come la Juve, poteva rientrare nell’ottica delle ambizioni personali ma pensarlo in una squadra come, o meno quotata, di noi sembra ridicolo.
L’unico modo per compensare questa storia buffa, è che ci aiuti, come sta facendo, a conquistare qualcosa di importante come un trofeo.


La Signora in viola