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QUEGLI INCONTRI RAVVICINATI...

di Sonia Anichini

Ultima fermata prima del rompete le righe natalizio. Ciro Ferrara, in versione velina o valletta, fate voi, ci ha da pochi giorni tolto la gioia di incontrare, nell'ipotetica finale di Europa League a Torino, la Juventus e non si sa a chi ha fatto un favore. Se i sogni si possono continuare a fare, perché non pensare che noi ci saremo? I gobbi giocherebbero nel loro regno, noi avremmo lo stimolo di occuparlo. L'evento è' lontano, ma ci possiamo anticipare scrivendo, nella letterina di Natale, che questo desiderio si realizzi e che si possa alzare il trofeo in casa loro, alla faccia loro! Non posso rinunciare così facilmente a questa opportunità. Ci sarà tutto il tempo per fantasticarci sopra, di pensare a quale tranquillante usare in quei giorni di marzo, che si spera si trasformino per noi in giardini, come la famosa canzone, e che si vestano di nuovi colori o meglio del nostro colore, visto che il bianco-nero non lo è. Tre incontri contro i gobbi in pochi giorni, sono cosa  da scompenso ormonale, vista anche la posta in palio. Nel frattempo avremo da affrontare il freddo della Danimarca e dell' Esbjerg come anche gli juventini dovranno vedersela, forse non con la neve, ma contro il calore dei turchi del Trabzonspor. Chi vivrà, vedrà e forse vorremmo che il tempo passasse velocemente per vivere quel terno "bestiale" di incontri ravvicinati!
Per ora dobbiamo chiudere in bellezza l'anno ed andare, per la prima volta nella storia calcistica, a giocarcela contro il neo promosso Sassuolo. 
Le ultime partite in trasferta, Udinese e Roma, non ci hanno esaltato e speriamo pertanto di tornare a brillare, visto che è il periodo delle luminarie! In questa ottica ci piace vedere la conferma di Ilicic che, con più minutaggio nelle gambe, possa ribadire i buoni segnali visti domenica e darci le soddisfazioni che ci aspettiamo da un calciatore come lui; così come Aquilani che, in cabina di regia, trovi finalmente il passo giusto e la posizione giusta  alla quale lo sta istruendo Montella. Forse non sarà contento Pizarro, ma in questo momento non sembra necessario alla causa come lo era lo scorso campionato. Credo che l'unico calciatore fondamentale, indiscusso ed indiscutibile, di questa squadra sia solo Borja Valero. Quindi avanti tutta, con serenità, ma senza sottovalutare questa nuova arrivata della serie A, che ha creato già problemi alla Roma e al Napoli. Per essere grandi, non importa fare i bulli con i più piccoli, ma usare l'intelligenza e la consapevolezza dei propri mezzi. La Viola ne ha tanti.

La Signora in viola