SARÀ DAVVERO PIÙ FACILE?
Un altro tassello è andato al suo posto: tutti si desiderava giocare la finale di Coppa Italia a Roma contro il Napoli e i partenopei ci hanno accontentato. Ci vedremo a maggio (il giorno non è ancora chiaro) nella capitale, per giocarci questo trofeo tanto ambito.
Non ci sarà il vantaggio del fattore campo e forse le condizioni si possono considerare paritarie. Siamo entrambe in lotta per il terzo posto e siamo, al momento, entrambe impegnate in Europa League. Ce la giochiamo alla pari. Mancherà Cuadrado, calciatore determinante nella gara di andata di campionato dove, col Napoli, abbiamo ancora da recriminare per quel famoso rigore non concessoci e per l’espulsione della “vespa” viola. L’unica incognita è che non ricompaia in campo un arbitro alla Calvarese, perché abbiamo l’impressione che abbia preferito l’azzurro al viola! Juan non avrà la possibilità di vendicarsi, ma confidiamo nella volontà dei compagni, tra i quali ritroveremo senz’altro Mario Gomez e speriamo anche Pepito Rossi. “L’artigliera pesante” ancora la Fiorentina non l’ha messa in campo.
Sarebbe simpatico sapere se Higuain verrà a giocare a Roma o è già sazio di quanto successo al San Paolo dato che per lui era, quell’incontro, la vera finale di Coppa. Chieda l’esonero e noi non ne sentiremo la mancanza.
Mentre si sta preparando la bagarre per raggiungere la meta della finale, continuiamo ad essere inebriati dalla partita vinta contro l’Udinese, dalla tensione vissuta e dall’intensità delle emozioni. Sono stati tutti veramente bravi, si sono compattati soprattutto nei momenti critici, dove sembrava che i friulani potessero recuperare da un momento all’altro. Gonzalo e Pizarro sono stati degli ottimi direttori d’orchestra per i loro reparti ed hanno infuso sicurezza prendendo per mano la squadra. Onore al nostro capitano, per lo splendido gol e per il tuffo sul pubblico che è stato il sigillo dell’unione che esiste fra la Viola e la sua gente. E’ tornato al gol anche Cuadrado, scatenando la sua gioia in un balletto incontenibile e coinvolgente ma macchiando la sua prestazione con quel cartellino dannato. Continuano anche gli strascichi positivi sulla gara di Neto, al quale vanno fatti i complimenti di tutti, anche di coloro che erano più scettici verso il brasiliano. Avanti così e forse abbiamo risolto il problema del portiere.
Con tutte queste belle notizie di coppa, non è concesso mollare la rincorsa in campionato che vede arrivare, sabato prossimo, un Inter ancora in cerca di una identità. Sarà l’occasione di SuperMario? Festeggerà il complimese dall’assenza (il 15 sono cinque esatti) con il ritorno in campo, non nel settore panchina, ma sul rettangolo di gioco? Il conto alla rovescia è iniziato.
La Signora in viola