"AMARCORD", A Cagliari solo due vittorie e come dice il famoso proverbio...
Fonte: Stefano Borgi per FV
La Fiorentina a Cagliari contro la tradizione ed un certo mal di trasferta. Lo scivolone nel derby regionale col Siena ha fatto riemergere antichi fantasmi che sembravano oramai sopiti, e quella personalità tanto invocata da Prandelli sembra mancare ogni volta che i viola si affacciano fuori dallo stadio Franchi. Lo score esterno recita adesso due vittorie, tre sconfitte e nessun pareggio a cui va aggiunta la disfatta di Monaco in Champions League, subita, dobbiamo dirlo, più nel risultato che nella prestazione. Fiorentina di scena a Cagliari su un campo tradizionalmente ostico come il Sant'Elia. Nel capoluogo sardo, infatti, i precedenti ci raccontano di due sole vittorie viola a fronte di ben 12 sconfitte. Fortunatamente ci pensò Luca Toni a sfatare un tabù che resisteva da 41 anni. Era, infatti, dal 19 settembre del 65’, quando un certo Nuti con un gol all’89’ siglò la prima vittoria in terra sarda nell’allora stadio dell’Amsicora, che i viola non vincevano a Cagliari. Il 20 dicembre 2006 una doppietta del bomber mondiale consegnò i tre punti ai gigliati spezzando l'incantesimo, contribuendo così ad una rincorsa da - 19 che ebbe del miracoloso. In mezzo 26 confronti e 13 sconfitte, alcune delle quali clamorose come il 4-0 del 92’ piuttosto che il 4-1 del 97’, nell’ultima stagione di Ranieri sulla panchina viola.
E 13 sono stati i pareggi con quello amarissimo del 16 maggio 82’ quando, ad un quarto d’ora dalla fine, sull’asse Catanzaro-Cagliari si materializzò l’ennesima beffa per i tifosi gigliati, quel terzo scudetto che manca in riva all’Arno da ben 40 anni, fino ad arrivare all'ultimo confronto, datato 4 maggio 2008, con i ragazzi di Cesare Prandelli che rischiarono di giocarsi, malamente, tutte le loro fiches europee. Fu, quella, una brutta sconfitta, un 2-1 che significò il canto del cigno 2007-2008 per Adrian Mutu, espulso per proteste, preludio di un malessere che lo avrebbe portato, quest'estate, ad un passo dalla Roma. Il romeno mancherà ancora stavolta e sarà per lui l'ottava assenza stagionale, mentre il suo vice ufficiale, Stevan Jovetic, si sta rivelando un vero e proprio portafortuna per i viola con quattro vittorie in altrettante apparizioni da titolare. E ci saranno Sebastian Frey alla sua presenza numero 300 in serie A e Alberto Gilardino, lui si, elemento decisivo ed imprescindibile per la squadra di Prandelli. A loro il compito di mantenere la Fiorentina nei piani nobili della classifica.