"AMARCORD", A Natale 2007 decisero Mutu e Santana, a Pasqua 2009 è la volta di Semioli e Jo-Jo?
Fonte: Stefano Borgi per FV
La retorica è lì, dietro l'angolo. Il rischio di raccontare delle banalità, riportare frasi già sentite, pronunciare parole vuote ed inutili pende su di noi come una spada di Damocle, e del resto la paura, parlando di calcio, di mischiare il sacro con il profano è forte e chiara. Ma, si sa, una regola vecchia ma sempre attuale dice che lo spettacolo deve andare avanti e noi ci adeguiamo, mantenendo comunque un rigoroso basso profilo. Fiorentina-Cagliari, in programma oggi pomeriggio all'Artemio Franchi, mette di fronte due squadre in buona salute, reduci entrambi da due vittorie consecutive, e chiamate ad onorare con il bel gioco, la correttezza e l'etica sportiva una giornata della quale in molti avrebbero fatto a meno. Numeri eloquenti separano le due squadre con l'incredibile striscia consecutiva di vittorie, addirittura 14, a favore dei viola con i rossoblù che in 28 incontri in riva all'Arno hanno perduto 21 volte raggranellando la miseria di tre vittorie ed uno score in fatto di reti imbarazzante: 55 quelle subite contro le sole 17 realizzate.
Un contributo decisivo ad allargare la forbice lo dette certamente l'ultimo precedente disputato il 23 dicembre 2007 quando la Fiorentina inaugurò contro i sardi una serie di quattro vittorie consecutive che la proiettarono definitivamente nella zona nobile della classifica. Un doppio Mutu, un doppio Santana ed un gol di Montolivo fissarono il punteggio sul 5-1 finale per un match senza storia, e ironia della sorte saranno proprio il romeno e l'argentino i due grandi assenti, sostituiti da Jovetic e Semioli che a Bergamo sono stati interpreti eccellenti del nuovo modulo voluto da Prandelli. E' stata anche la settimana di mister x, al quale sembra essersi aggiunto, nelle ultime ore, anche mister y. E allora, in attesa della terza incognita del logaritmo viola, ci auguriamo che questi siano i cromosomi che andranno a comporre il DNA di una vittoria indispensabile per inseguire l'eterno sogno Champions, accompagnata da uno spettacolo dentro e fuori dal campo degno di una giornata, maledettamente diversa dalle altre.