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"AMARCORD", Marzo 2004, trionfo col Palermo! Inizia la scalata alla serie A

di Stefano Borgi
Fonte: Stefano Borgi per FV

Correva il 12 marzo 2004. All’Artemio Franchi arriva la capolista che, per una volta, non è la solita Juventus piuttosto che l'Inter di Moratti, bensì il Palermo, allora allenato da Guidolin. In attacco per i siciliani c’è un certo Luca Toni (al tempo orfano dei “furmini” viola), ma già attaccante formidabile e capocannoniere del campionato di serie B. Eh si, c’era sfuggito (o forse non volevamo ricordarlo) ma l’ambientazione è la serie cadetta con i rosanero che dominano incontrastati ed i viola che invece annaspano in un anonimo centro classifica. Fra le due squadre la differenza c’è e sul campo appare fin troppo evidente. Toni (proprio lui) la concretizza ben presto, realizzando il gol del vantaggio per il Palermo al 20’ del 1° tempo, complice l’immobilismo della difesa “a Presepe” della Fiorentina. Ma la serata è fortunata e da quel momento una serie di circostanze favorevoli spingono i viola…verso la serie A.

 

Si comincia dal gol del pareggio al 34° che le statistiche assegnano a Di Livio ma che in realtà è un autogol di Toni (ancora lui protagonista!) che devia di testa una punizione del "soldatino". Si prosegue con Cejas, portiere argentino, che azzecca una prestazione mirabolante salvando a più riprese il risultato, per finire a Mondonico che indovina i due cambi che si riveleranno decisivi: il greco Vryzas per il bomber Riganò, e Camorani per Graffiedi. A questo punto manca solo il gran finale; siamo al 92° ed a confezionarlo ci pensa Gianluca Berti, portiere palermitano ma fiorentino di nascita, che con un uscita temeraria consegna la sfera sulla testa di Camorani il quale tenta un pallonetto. Deviazione, traversa clamorosa e finalmente il sinistro vincente di Vryzas, con il greco che compie l’unica prodezza della sua mediocre stagione viola. Il punteggio si fissa così sul 2 a 1 finale per il tripudio del Franchi incredulo davanti a questo flipper impazzito. Forse abbiamo esagerato con l’enfasi ma questo fu senza dubbio il momento decisivo del campionato, ed è curioso che a firmarlo furono due tra i giocatori più deludenti della stagione (Camorani e Vryzas). I viola infatti, fino ad allora, avevano alternato buoni risultati a prove incolori, insufficienti però per tentare la scalata alla massima serie. L’inversione di tendenza dopo quella vittoria fu netta, quattro successi consecutivi (5 con quello appena descritto) e la conquista dello spareggio col Perugia che ancora a ricordarlo ci riempie il cuore di gioia.

 

Palermo portafortuna quindi seppur il confronto con i siciliani sia da sempre vissuto sull'orlo di una crisi di nervi. Ricordiamo, infatti, il precedente del 2006 ed il gol di Mutu con Guana a terra ed il più recente gol fatto con la mano di Gilardino nella partita di andata che costò al centravanti di Biella due giornate di squalifica e una persecuzione chirurgica prolungata di tutta la classe arbitrale. Corsi e ricorsi, domenica al "Franchi" il "Gila" rientra proprio da una squalifica e la vendetta, si sa, è un piatto che si consuma freddo.


 


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