IL CAMMINO "VIOLACHAMPIONS" dallo Slavia al Bayern. "Settimo..." battere il Lione
Fonte: Stefano Borgi per FV
La Fiorentina, stasera contro il Lione, va a caccia della prima vittoria nel girone F di Champions League. Obiettivo, gli ottavi di finale. Lo spauracchio è, invece, il terzo posto con conseguente retrocessione in Coppa Uefa o (ancora peggio) il quarto che significherebbe eliminazione definitiva dal palcoscenico europeo. Ripercorriamo, allora, il cammino dei viola in questa Champions League, dal preliminare con lo Slavia Praga, al pareggio-beffa contro il Bayern Monaco.
La Fiorentina torna in Champions League dopo 8 anni dall'ultima partecipazione, datata 2000. Era la Fiorentina di Giovanni Trapattoni, di Batistuta, di Toldo, di Rui Costa. Un malaugurato errore dell'arbitro, che annullò un gol valido di Rui Costa il 7 marzo del 2000, a Valencia, estromise di fatto i viola dalla competizione ed aprì il periodo più nero di tutta la storia gigliata. Dapprima il fallimento, poi la C2, col nome improbabile di Florentia-viola. Quindi la faticosa risalita, calciopoli e le tre qualificazioni consecutive alla Champions League, delle quali solo l'ultima ha regalato a Firenze il tanto agognato sogno europeo. Si parte e tutto ha inizio il 12 agosto 2008. La Fiorentina non è testa di serie e per questo è obbligata a disputare il turno preliminare. I viola arrivano da una campagna acquisti contrappuntata da investimenti per ben 50 milioni di euro e la qualificazione alla "vera" Champions League diventa un passaggio obbligatorio. Ci toccano i cecoslovacchi dello Slavia Praga. All'andata del "Franchi", un gol su punizione di Mutu al 3' spianerà la strada, bissato dal raddoppio di Gilardino nella ripresa. Lo 0-0 di Praga nel ritorno farà il resto ed i viola di Cesare Prandelli sbarcano trionfalmente nell'Europa che conta.
Fiorentina inserita nel gruppo F insieme al Bayern Monaco del grande ex, Luca Toni, ai romeni dello Steaua Bucarest e ai francesi del Lione. Proprio contro questi ultimi avviene l'esordio allo Stade de Gerland il 17 settembre 2008 ed i gigliati al 42' sono già in vantaggio per 2-0 grazie alla splendida doppietta di Gilardino. Ma, ahimè, il secondo tempo sarà un'altra cosa. Prima l'ottusità dell'arbitro che non interrompe il gioco con Zauri a terra permettendo l'1-2 del Lione, poi la forza d'urto dei francesi riequilibrano il risultato che sarà alla fine di 2-2. Il 30 settembre per il secondo turno arriva al "Franchi" lo Steaua di Marius Lacatus, altro ex non troppo rimpianto. Sarà uno scialbo 0-0 con la peggior Fiorentina della stagione. E' il 21 ottobre, è il giorno del grande scontro col Bayern Monaco, è il giorno del deja-vu con Luca Toni. Viola autori di una buona prestazione ma anche di tanti, troppi errori, puniti regolarmente da una squadra navigata e cinica come il Bayern che si impone per 3-0 con i gol di Klose e Schwainsteiger nel primo tempo e di Zè Roberto nel secondo. E siamo al 6 novembre, all'ultimo atto prima di stasera. Ci rendono visita i tedeschi e l'atmosfera è quella delle grandi occasioni. Stadio esaurito, musichina della Champions che parte regolarmente e 75' disputati alla grande dai viola che passano al 10' con un tape-in di sinistro al volo di Adrian Mutu, sotto misura. I viola falliscono il raddoppio a più riprese, fino al 77' quando una palla filtrante di Ribery arriva a Borowski, dimenticato da solo a centro area, che batte Frey per il definitivo 1-1. La situazione, per i viola, nel gruppo F è ora quasi disperata. Servono due vittorie con Lione e Steaua, serve la miglior Fiorentina, serve sopratutto l'immenso cuore del popolo del "Franchi".