LA SIGNORA IN VIOLA "Ho pianto per Bati-gol e Rui Costa, ma per Pazzini...no!"
Fonte: La Signora in viola
Sono “abbastanza grande” da avere avuto molti ex giocatori importanti per i quali dolermi al momento del loro “abbandono fiorentino”. Senz’altro ho considerato il primo tradimento indimenticabile quello di Roberto Baggio. Solita storia: il calciatore che professa amore eterno, la società che smentisce la cessione, grandi progetti e poi…lui va alla Juve! Ero furibonda, come tutta la città che scese in piazza per farsi valere contro chi svendeva il pezzo più importante della nostra squadra. Purtroppo spesso dietro grandi partenze ci sono mosse di smantellamento (era Pontello) o catastrofi societarie (era Cecchi Gori). Proprio da quest’ultimo le “coltellate” più profonde al mio cuore viola: la cessione di Batistuta, Rui Costa e Toldo solo per citare i giocatori più grandi di quel periodo e non parlare del fallimento successivo.
La partenza di Bati è stata per me devastante, la consapevolezza che stava per crollare tutto: colui che aveva scritto in balaustra “Batistuta è incedibile”, vendeva il nostro simbolo, il nostro capitano, il nostro goleador. Mi ricordo ancora la sua ultima rete, tutta la squadra che giocava per farlo segnare e superare il record di Hamrin: sembrava un copione scritto, con un brutto finale però. Ho pianto una notte intera! Come ho pianto, insieme ad una Maratona stipata all’inverosimile, all’addio a Rui Costa, sicuramente una delle persone (e non ho scritto calciatore) più belle che abbiamo mai avuto nella Fiorentina. Quando sono ritornati al Franchi, Manuel e Francesco (1 di noi!!!) sono stati sempre applauditi ed acclamati con un affetto infinito mentre per Gabriel ci sono stati anche dei fischi: un grande amore può generare un grande odio.
Dopo queste dolorose partenze, ho deciso che avrei amato solo la nostra maglia e non più i singoli calciatori, anche se devo dire che non sempre ci riesco. La cosa che adesso però mi rassicura è la solidità della società che fa si che anche le cessioni importanti, come quella di Toni, vengano gestite per rafforzare la squadra o per dare l’opportunità ai calciatori di realizzarsi.
In questa ottica se ne è andato Giampaolo Pazzini, passando alla Samp e realizzando un bel numero di reti. Io sono contenta per lui anche se non ho gradito le sue esternazioni nei confronti di Prandelli. Come lo accoglierà la tifoseria? Opterei per un bell’applauso, grazie di tutto e ognuno a lottare per i propri colori. Penso che per tutti noi “la ferita” sia chiusa. Non abbiamo tempo di guardare indietro…davanti a noi c’è la Champions da raggiungere e perché no, anche la Juventus!
La Signora in Viola