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"OCCHI PUNTATI SU...", Riccardo Montolivo e la regola del 'tre'

di Stefano Borgi
Fonte: Stefano Borgi per FV

Riccardo Montolivo sta diventando grande. Alla non più tenera età di 24 anni ha capito che non può più vivere di luce riflessa, un'aureola che traeva spunto dall'evidente abilità tecnica, la corsa elegante, il tiro potente e preciso da fuori area. Tutti pezzi del suo repertorio dispensati col contagocce, alternati a pause di rendimento imbarazzanti e discutibili dichiarazioni di autostima. Da questa tribuna non gli abbiamo lesinato critiche, a volte feroci, per una serie di atteggiamenti dentro e fuori dal campo che ci lasciavano, quantomeno, interdetti. Non ci rimangiamo certi giudizi espressi con l'onestà intellettuale che (concedetecelo) ci contraddistingue, ma da qualche settimana il "talento di Caravaggio"  ha cambiato rotta, strambando verso il silenzio ed il lavoro, fuggendo da elucubrazioni verbali estemporanee e da atteggiamenti deleteri come il famoso "invito al silenzio" rivolto  verso la curva.

 

Abbiamo titolato la nostra riflessione "la regola del tre" ed il primo numero perfetto riguarda proprio "Montolo" che, contro la Sampdoria, ha realizzato il suo terzo gol stagionale dopo la splendida doppietta all'Udinese di tre settimane fa. Eguagliato, così, il suo record personale, relativo alla stagione scorsa, quando realizzò due gol in campionato (Empoli e Cagliari al "Franchi") ed uno in coppa Uefa nel 2-0 casalingo all'Everton, e al 2004-2005 con l'Atalanta quando andò a segno tre volte in campionato.  Il gol di Montolivo ci fornisce l'assist per il secondo numero perfetto di questa domenica in viola, vale a dire i gol da fuori area dei centrocampisti. Il primo fu di Felipe Melo, il 9 novembre nel 2-1 al "Franchi" contro l'Atalanta. Il secondo dello stesso Montolivo nella già citata doppietta contro l'Udinese (era il 22 novembre), messo a segno con un terrificante sinistro di controbalzo. Il terzo è appunto quello contro i blucerchiati, e citiamo questa statistica non a caso, bensì raccogliendo l'invito di Cesare Prandelli (rivolto particolarmente ai propri centrocampisti) a cercare di più la porta con conclusioni da fuori area, attaccando i 16 metri avversari, e nello stesso tempo aiutare gli attaccanti. I risultati si iniziano a vedere, ed è proprio Riccardo (finalmente) "cuor di leone" quello più intraprendente durante i 90'. Ma il numero perfetto non finisce di imperversare nella domenica in viola. Era dal 2002-2003 (l'anno nefasto della C2) che la Fiorentina non vinceva tre gare consecutive in trasferta. In quell'occasione furono addirittura cinque per l'allora Florentia Viola (Brescello, Savona, Sassuolo, Forlì e Castel di Sangro) che conquistò la C1 (poi trasformata in serie B) per manifesta superiorità. E ancora: è la terza domenica consecutiva che Sebastien Frey mantiene la propria porta inviolata dopo la gara di Champions contro lo Steaua (1-0) e quella di campionato col Catania (2-0). Ad impreziosire il tutto la posizione di terza miglior difesa del campionato con sole 14 reti subite, dopo Inter con 11 e Juventus con 13. I viola sono anche terzi assoluti come rendimento esterno sempre dopo l'Inter capoclassifica e la sorprendente Juve, ed è un inversione di rotta clamorosa dopo che per mesi si è parlato di tabù trasferta. E allora, viste le premesse, ci permettiamo di alzare l'asticella fino all'obiettivo del terzo posto finale in campionato e perchè no, un futuribile terzo scudetto... Questa posizione ci garantirebbe, oltre ad un piazzamento di assoluto prestigio, anche la qualificazione diretta alla Champions League, senza passare per il preliminare che dalla stagione prossima coinvolge solo la quarta classificata di ogni nazione. Detto anche dei "tre" gol subiti dalla Roma a Catania che allontanano i capitolini dalla corsa Champions, per la par condicio registriamo anche un numero perfetto che è sfumato in extremis, ovvero la terza posizione assoluta in classifica, reale fino alla vittoria del Milan, in casa, contro l'Udinese. I rossoneri scavalcano, così, i viola sul gradino più basso del podio, ironia della sorte, raggiungendo i 33 punti (contro i 32 della Fiorentina) avvalendosi di un doppio numero perfetto che, evidentemente, porta fortuna.

 

Adesso tutti in vacanza fino al 1° gennaio quando inizierà il ritiro di Marbella, in attesa delle prossime "tre" partite contro Lecce in casa, ma sopratutto le due trasferte di San Siro col Milan e Torino con la Juve. Solo allora sapremo veramente cosa vuol fare la Fiorentina da grande...


 


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