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DI QUALE CONDIVISIONE STIAMO PARLANDO?

di Mosca Tze Tze

Sinceramente, non capiamo. Lei, caro presidente, vogliamo continuare a chiamarla così, parla di mancata condivisione del progetto, di scarsa convinzione. Su quali basi? Non ricordo, forse la memoria mi inganna, un fischio nei suoi confronti, uno striscione di contestazione, un coro di offesa. Nemmeno uno "Spendere, bisogna spendere, per vincere", slogan tanto caro ai tempi di Cecchi Gori, per un mercato votato alla plusvalenza. Mai una parola di troppo. Se poi qualche critica, una sana discussione sul mercato, le sembrano critiche cattive e malcelanti non condivisione del progetto, beh, allora si sbaglia.Vogliamo però pensare che tutto questo sia solo una mossa strategica. Una sorta di "pausa di riflessione", come la chiama lei, per capire quanta sia la voglia di Firenze di rischiare con voi, di lanciarsi nella costruzione di un sogno come la Cittadella. L'investimento che vi aspetta è spaventoso, e forse volete solo esser sicuri di avere la città al vostro fianco. Ma si, dai. Non posso pensare che due scarabocchi sui muri abbiano suscitato tanto malumore. Cosa deve fare di più la tifoseria? Anche mercoledì, dopo una figuraccia indegna come quella di Roma, ha incitato dal primo all'ultimo minuto i ragazzi in campo, senza "se" e senza "ma". Ed è sempre stato così. Questa è condivisione, è voglia di lottare tutti insieme. Di quale mancata condivisione stiamo parlando, allora? Dov'è la scarsa convinzione? Suvvia, cari Della Valle, lo sapete anche voi. Firenze è con voi, e non c'era bisogno di una "minaccia" simile per capirlo.