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VIERI, L'ultima pagina del "Diario di Bobo"

di Mosca Tze Tze

"Non è da questi particolari che si valuta un giocatore". Faccio mie le parole di una dolcissima canzone di De Gregori per parlare di un uomo che ieri ha avuto paura di tirare un calcio di rigore. Christian Vieri, ironia della sorte, si è anche fatto male in quell'up and under dagli undici metri. Stagione finita, forse l'ultima pagina del "diario di Bobo". Una stagione nata tra i mugugni e proseguita con i sorrisi. L'ultimo, però, è il suo. Malinconico, che guarda la palla volare in alto, verso la Curva Marione. Nonostante questo, grazie Bobo. I tuoi viaggi in treno, i tuoi sorrisi un po' goffi, la tua pancia che è diventata una scacchiera alla faccia della dieta del peperone, quel numero 32 sulle spalle e quel cognome scritto sopra, ricordo del grande giocatore che fu ma che si è dimostrato tale anche alla Fiorentina. Perché Firenze non valuta un giocatore, solo da come tira un calcio di rigore.