ABETE, In bocca al lupo Pepito, su Juv-Fio...
Fonte: TMW
Presente al Centro Tecnico di Coverciano, il presidente della FIGCGiancarlo Abete ha risposto a varie domande dei giornalisti presenti.
Sulle polemiche degli ultimi giorni riguardo alla sfida europea fra Juventus e Fiorentina
"Mi sembra che ci sia uno sforzo da parte di tutti per dare giusto valore a una competizione agonistica significativa, a due partite che saranno fondamentali nella prosecuzione in Europa League. Dobbiamo tutti cercare di valorizzare più la capacità di dare un'immagine positiva del nostro calcio a livello internazionale, e cercare di minimizzare quelle che sono delle situazioni collegate alle dialettiche e anche un po' alle faziosità che sono patrimonio del mondo del calcio".
Sulla giustizia sportiva rispetto ai cori e striscioni, lei vorrebbe modificare la norma sulla discriminazione territoriale?
"Il mio pensiero è molto semplice, c'è una norma e quando ci sono le norme vanno rispettate, dopo di che c'è un dibattito se sia opportuno modificarle o ottiminazzarle. C'è molta attenzione alle norme e poco ai comportamenti, dovrebbe avvenire l'esatto contrario. Noi già dopo i suggerimenti dati dall'alta corte del Coni nel respingere il ricorso della Roma, abbiamo evidenziato che a fine stagione sportiva faremo una riflessione sul quadro normativo esistente, ma una norma che sanzioni di più o di meno non modifica l'importanza e la validità e la criticità di alcuni comportamenti. Il vero problema italiano non sono le norme ma i comportamenti. Nell'attuale stagione a livello professionistico abbiamo avuto tre chiusure di curve per discriminazione territoriale e due per razzismo, abbiamo avuto una di entrambe in Lega Pro e nessuna in Serie B, evidentemente c'è da valutare il contesto complessivo".
Sulla questione arbitrale?
"Mi sento di dire che bisogna sempre migliorarci, e questo vale a livello di sistema, bisogna sempre far crescere il livello di rispetto e di dialogo reciproco da parte di tutti. Dobbiamo stare attenti a lanciare dei messaggi che non siano realizzabili, perché l'attenzione mediatica nei confroti della moviola è molto elevata in Italia e molto meno in contesto internazionale. Presa d'atto che comunque l'associazione italiana arbitri esprime trentasei dirigenti a livello mondiale riconosciuti. Si può legittimamente criticare il singolo episodio, tenendo presente il prestigio internazionale della nostra realtà".
Riapertura di Prandelli a Cassano?
"Io leggo tutto sui giornali, Prandelli ha sempre avuto completa autonomia sul versante tecnico, ha sempre fatto un discorso di carattere generale, che non c'era la chiusura nei confronti di nessuno, ha sempre detto che le valutazioni le avrebbe fatte al momento decisivo, anche perchè conviviamo con degli infortuni e difficoltà, come quella di Rossi. Il mondo del calcio è questo, e le porte della Nazionale devono essere sempre aperte per tutti. Visita prevista per Rossi? Mando un in bocca al lupo di cuore, perché è un giocatore che è stato provato dagli infortuni, ha sempre saputo fare una ripartenza importante, come questo anno, l'augurio va prima alla persona, all'atleta e poi collegato all'aspettativa che noi abbiamo come Nazionale di averlo al più presto con noi, perché è un giocatore, un uomo che lo merita".