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ACERBI, Caos scommesse? Non sta a noi giudicare

di Redazione FV

Quarto giorno di lavori a Coverciano per l'Italia di Luciano Spalletti che sta preparando le sfide contro Malta e Inghilterra, partite valide per la qualificazione a Euro 2024. Quest'oggi in conferenza stampa spazio al difensore Francesco Acerbi. Ecco le sue parole: "Indossare la maglia dell'Italia deve essere sempre un onore, un privilegio. Spalletti ha parlato di attaccamento alla maglia ed è giusto, rappresentiamo una intera nazione. Il comportamento deve essere esemplare qua come nei club, per rispetto per noi stessi e per tutti serve un comportamento esemplare e questo è ciò che vuole il mister; è giusto. L'aria che si respira è molto serena, l'ambiente è tranquillo. Il nuovo mister ha i suoi concetti e siamo qui per eseguirli".

Vi siete dati delle regole di comportamento non scritte? I club sperano che voi qui non vi facciate male.
"Noi non vogliamo farci male, così come non vogliono i club. Venire in Nazionale deve essere qualcosa che tutti sognano, non deve essere qualcosa in più. Deve essere voglia di ambire a qualcosa che va oltre, tutti vorrebbero giocare per la nazionale italiana. Il minimo dolorino si può sopportare, poi se il giocatore stesso ha paura di farsi male meglio non convocarlo... Dipende anche dal calciatore, se uno ha paura di farsi male ha molte più probabilità di infortunarsi".

Cosa le disse ad agosto Spalletti?
"Mi chiamò, fu gentilissimo. Io mi infortunai il 5 agosto e arrivai alla fine del mese senza aver giocato: in quell'occasione, decidemmo che mi sarei messo in carreggiata per poi farmi trovare pronto. Avevo bisogno della pausa di settembre per fare chilometri, per tornare al passi con gli altri".

Cosa ne pensa del caos scommesse che sta scoppiando in queste ore?
"Non è nelle mie competenze giudicare, noi siamo molto sereni e concentrati sulle due partite. Ciò che accadrà verrà giudicato da persone più in alto".