AG. PASQUAL, Firenze a vita, sogna l'azzurro
Fonte: TMW
Successo contro la Lazio e quinto posto in classifica raggiunto. Vola la Fiorentina di Vincenzo Montella. Ieri allo stadio Franchi la squadra viola ha ottenuto il quarto successo in campionato grazie ai gol di Ljajic e Toni. Per fare il punto sulla compagine gigliata, Tuttomercatoweb.com ha intervistato Gastone Rizzato, agente del capitano Manuel Pasqual.
Partiamo dalla sfida di ieri.
"E' stata una gara molto piacevole. L'ho vista e mi sono molto divertito. E' una squadra importante, sono spigliati e brillanti. Si vede la mano del tecnico. Io Montella non lo conosco come allenatore, ma parlo spesso con Manuel e mi ripete sempre che lui si diverte molto a giocare con l'aeroplanino. C'è un bel clima".
Per la Lazio, però, la gara è stata decisa dalla direzione arbitrale di Bergonzi.
"Fossi stato un dirigente biancoceleste mi sarei lamentato anche io, ma la verità è che la Fiorentina ha meritato di vincere. C'era anche un rigore a favore della squadra viola. Il gol di Mauri ci poteva stare, ma non ci dimentichiamo anche del rigore sbagliato. Ecco: se vogliamo contare questi ultimi due episodi sarebbe finita 3-1, ma non cambiava la sostanza. Posso sembrare di parte, ma non è così. Ho visto la gara e devo essere sincero: ho visto una Lazio in balia della Fiorentina, ma non ho mai visto il contrario".
'Fiorentina stile Barcellona'. E' d'accordo con questa definizione?
"Sicuramente vedo una squadra che non butta mai via il pallone e questo può accadere perché ha tanti calciatori coi piedi buoni. Questa è una squadra che mi sorprende positivamente. Manca solo una cosa..."
Un attaccante?
"Esatto, manca un Toni con cinque/sei anni in meno. Con un attaccante da 15/18 gol a stagione potevano lottare per obiettivi importanti. Hanno Jovetic, ma non è una prima punta. Questa è una squadra difficile da mettere sotto e lo si è visto anche ieri. Non dimentichiamoci che contro la Lazio mancavano giocatori importanti con Roncaglia e Pizarro, eppure chi ha giocato al loro posto non li ha fatti rimpiangere. Ci sono 18 titolari".
E poi c'è Pasqual che giocando più avanzato è diventato anche più pericoloso in attacco.
"Manuel ha un grande pregio. Quando ha la palla tra i piedi nove volte su dieci effettua un passaggio che va a buon fine. Montella l'ha spostato più avanti e fa avanti e indietro sulla corsia sinistra per 30 volte a gara senza risentirne. Ora può spingersi in attacco con più continuità perché è più coperto e questo ruolo gli piace. E' felice di potersi inserire e rendersi pericoloso. Per me è tra i migliori in Europa in quel ruolo".
Belle parole. E a questo punto la domanda sorge spontanea. Perché non gioca in Nazionale?
"Non abbiamo spiegazioni. Io ho parlato con lui e gli hi detto - con tutte le scaramanzie del caso - che secondo me può partecipare ai prossimi Mondiali. Prandelli finora ha dato una possibilità a tutti. Hanno giocato in tanti su quella corsia".
Ma il giocatore è deluso per una convocazione che non arriva?
"Partiamo da un presupposto: Manuel è un calciatore felice. Ha una bella famiglia e gioca in una squadra importante. E' il capitano di una Fiorentina che quest'anno potrà giocare anche in Europa. E' chiaro, però, che la chiamata della Nazionale sarebbe qualcosa di straordinario".
E' la bandiera di questa Fiorentina. Manuel è consapevole di questo ruolo?
"Assolutamente sì. Una cosa che vuole fortemente è finire la sua carriera a Firenze. Ha comprato anche una casa, segno tangibile che Firenze è la sua città e la Fiorentina è la sua unica squadra".