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ALBERTINI, Nessun legame certo tra Sla e calcio

di Redazione FV
Fonte: datasport.it

Il calcio insegna che per sconfiggere un avversario e' indispensabile unire le forze e ‘fare gruppo’. Una lezione mandata a memoria da Gianluca Vialli e Massimo Mauro negli anni della loro carriera di sportivi, che i due intendono sfruttare per combattere la Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia neurodegenerativa che ogni anno colpisce 5.000 persone in Italia e causa circa tre morti ogni giorno. È nata cosi' AriSLA, agenzia di ricerca presentata che si occupera' raccogliere fondi ed energie per sostenere l’operato dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla). Si calcola di riuscire a raccogliere circa un milione di euro l’anno: ‘Una goccia nell’oceano, certo, ma di acqua davvero pesante, come sintetizzato dal presidente dell’Aisla Mario Melazzini. All’evento era presente anche il vice-presidente della Figc Demetrio Albertini, che ha affrontato l’argomento Sla-calcio
Quali iniziative sono state programmate dalla Federcalcio a sostegno della ricerca contro questa malattia?
‘È stato costituito un fondo di 150 mila euro. Cifra che verra' assegnata a un pool di medici che individueranno i migliori progetti da finanziare. In piu' molti calciatori da tempo si stanno prodigando per la ricerca, collaborando con il Dottor Piero Volpi, consulente medico dell’Associazione Italiana Calciatori, e aiutando la ricerca non solo economicamente, ma anche prestando il proprio volto ai mezzi di comunicazione’.
Si e' fatto un’idea delle connessioni tra Sla e il gioco del calcio?
‘Finora sono state fatte solo tante ipotesi, non ci sono dati certi sui quali basarsi. L’informazione deve riportare solo dati certi. Si parla molto di collegamenti diretti tra il nostro sport e l’insorgere di questa malattia, ma e' ancora tutto da verificare. Per il momento la ricerca non e' ancora arrivata a una definizione univoca della natura della Sla. Se ne parla sempre in relazione al nostro sport solo perche' il calcio ha maggiore impatto mediatico di altre discipline e quindi i casi che riguardano ex calciatori hanno piu' risalto degli altri’.