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ALLEGRI, Gare a Firenze non finiscono mai. Pjaca...

di Redazione FV

Il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri, presenta in questi minuti la sfida di domani a Firenze. Ecco le sue parole: "Domani servirà essere bravi. Le partite a Firenze non finiscono mai. La squadra sarà spinta dalla città intera. Troveremo una squadra agguerrita, che farà di tutto per batterci. Le prima tre squadre del campionato giocheranno tutte in trasferta. Non sarà una trappola, ma una partita difficile".
Sugli infortuni e le scelte: "C'è da capire chi recupererà, dopo l'allenamento. La partita di martedì è stata tosta e intensa. Domani ci sarà bisogno di energie fisiche e mentali. Rientrerà Bernardeschi, Douglas Costa sta crescendo molto. De Sciglio tornerà a disposizione. Alex Sandro difficilmente ci sarà. Khedira out, Emre Can ieri ha fatto parziale allenamento e oggi valuterò se portarlo in panchina, dalla prossima settimana lavorerà più intensamente. A centrocampo Bentancur può ancora fare qualche corsa, e domani la farà. Vediamo poi quale sarà la condizione di Pjanic e Matuidi. Cuadrado può fare anche il mediano destro".
Sull'attacco: "La squadra ha il miglior attacco: finora non abbiamo "stravinto", ma la perfezione non esiste, e nemmeno la voglio. Nel calcio ci sono anche gli episodi. Quello che conta sono le prestazioni. Quando si trova l'alchimia, tutto va per il meglio. Martedì ha fatto bene anche Dybala, che raccorda centrocampo e attacco, e ci fa uscire da situazioni difficili con la sua tecnica. Dybala, Ronaldo e Mandzukic non danno punti di riferimento. Per le sue caratteristiche, Dybala deve fare il tuttocampista. E' una giocatore fondamentale per il gioco della squadra".
Tour de force? "Fiorentina, Inter, derby e Roma? E' un bel pezzo di campionato... ad aprile diremo lo stesso. Una alla volta, pensiamo alla partita di domani. Senza dimenticare la trasferta in Svizzera. La gara più importante è quella di Firenze, una gara da sempre molto difficile, soprattutto contro questa Fiorentina".
Rivalità con la Fiorentina: "Ci deve essere una rivalità, ma sana: è una questione di educazione sportiva, e in Italia dobbiamo migliorare su questo punto. Perché è giusto tifare la propria squadre, perché i ragazzi hanno bisogno, ma poi tutto il resto va vissuto in un altro modo. Magari piano piano ci arriviamo, siamo migliorati, servono regole".
Pjaca: "Ha subito un brutto infortunio, ci vuole un po' di tempo perché torni quello di prima. È giovane, ha qualità, io non so cosa stia facendo a Firenze perché non ce l'ho sottomano, ma ha grandi potenzialità. Poi sta a lui mettere l'energia giusta per diventare quello che stava diventando perché fino ad oggi è un ragazzo di grande qualità, ma ha giocato poco".