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ANCELOTTI, Dai miei giocatori esigo rispetto

di Redazione FV
Fonte: Gazzetta.it

Impossibile fare bene il proprio lavoro a Stamford Bridge, perchè il potere dei giocatori è troppo grande e sono loro a decidere cosa sia meglio fare, alla faccia di quanto dica l’allenatore. L’accusa arriva da Luiz Felipe Scolari, l’uomo che fino al febbraio di quest’anno ha guidato (non esattamente benissimo) il Chelsea e che è stato cacciato da Roman Abramovich anche perché non andava d’accordo con molte delle stelle Blues. “Ho davvero imparato un sacco di cose durante la mia permanenza in Inghilterra – si legge sul “Daily Star” – e una in particolare: che i giocatori sono i veri boss della squadra e fanno quello che vogliono. Prendete ad esempio Drogba e Ballack, che mi chiesero di farsi curare all’estero, uno in una Spa di Cannes e l’altro a Colonia, o anche Petr Cech (che, come scrive oggi il “Sun”, deve continuare ad usare il caschetto di protezione, perché la frattura alla testa del 2006 non è ancora completamente saldata, ndr) a cui ho dovuto dire io che non era affatto appropriato che avesse il suo trainer privato. Comunque sia, è stata un’eccellente esperienza quella al Chelsea, anche se un giorno siamo arrivati alla conclusione che fosse meglio per tutti che io lasciassi il club”.

Sarà forse per questo quadretto non troppo confortante che oggi il “Sun” ha sparato a tutta pagina il credo di Carlo Ancelotti, ovvero l’uomo che – dopo la felice parentesi di Guus Hiddink – ha preso di fatto il posto di “Big Phil”. Un credo riassumibile in una sola frase: “esigo rispetto”. “Quando giocavo, ero un combattente – ha detto il neo tecnico del Chelsea al tabloid – e adesso che alleno è la stessa cosa e voglio che i giocatori rispettino la mia posizione, come io rispetto la loro. Sono io che prendo le decisioni e questo è il mio metodo per stabilire un buon rapporto. Voglio che si lavori duramente ogni giorno sul campo, perchè i giocatori devono giocare bene insieme e stare anche bene insieme”.