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ANTOGNONI, Conosco il dispiacere di Prandelli

di Redazione FV
Fonte: Calciomercato.com

Giornata interamente dedicata alla storica bandiera viola Giancarlo Antognoni, quella di chiusura della manifestazione 'Goal', in programma all'Odeon di Firenze, che da domenica scorsa ha proiettato film e intavolato dibattiti intorno al rapporto fra cinema e calcio. 'Conosco bene il dolore e il dispiacere che può aver provato Cesare Prandelli nell'aver lasciato la Fiorentina - ha spiegato Antognoni ai microfoni di Calciomercato.com -. Certo, l'ex tecnico viola va ad allenare la Nazionale e quindi non rimarrà senza lavoro, ma si era creato fra squadra, tecnico e città un legame particolare che qualcuno ha minato per varie ragioni. E' difficile lasciare la Fiorentina, perché il cittadino di Firenze è una persona perspicace, critica, ma che se tu ti comporti bene da professionista te ne è per sempre riconoscente, ed io ne so qualcosa. Credo che Prandelli sarebbe voluto rimanere alla Fiorentina, ma in Nazionale farà bene'.

'Nonostante le critiche a questo gruppo che Marcello Lippi ha scelto per i Mondiali, credo ci siano i presupposti per fare molto bene in Sudafrica - ha aggiunto Antognoni -. C'è un misto di campioni di quattro anni fa e giovani che hanno fame di vittorie, come Criscito, Marchisio e Montolivo. A quest'ultimo auguro di giocare molto e di togliersi tante soddisfazioni in una competizione così affascinante. Le squadre che possono ambire a vincere la Coppa sono le solite: le due sudamericane, Brasile ed Argentina, la Germania, l'Inghilterra, l'Italia ma soprattutto la Spagna. Adoro la maniera in cui gli iberici sanno proporre palla a terra un gioco fra i pochi divertenti e redditizi in Europa'.

Infine Antognoni è stato al gioco, nominando i suoi cinque giocatori più forti mai visti in carriera. 'Maradona è stato il fuoriclasse più forte che abbia mai conosciuto, seguito da Platini, Crujff, Roberto Baggio e Van Basten - ha concluso il 56enne di Marsciano -. In Fiorentina invece tutti mi dicono che Juninho fosse un fuoriclasse, ma non dimentico Hamrin, mentre dei miei tempi da dirigente è logico che faccia il nome di Batistuta. Al quarto posto di questa classifica Roberto Baggio, e poi chiusura con Passarella'.