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ANTOGNONI, Fiorentina per me come una moglie. Juve...

di Redazione FV

Durante il Salotto dello Sport, Luca Calamai e Mario Tenerani hanno intervistato Giancarlo Antognoni. Queste le parole dell'ex viola:

Come vive questo momento, anche quando incontra i tifosi? 
“Sono un po’ deluso, come succede in tutte le famiglie. Quando ti separi dalla moglie, perché la Fiorentina per me è stata come una moglie. Può capitare che io diventi più acido, ma non ce l’ho con i tifosi ovviamente, ma con una società che sicuramente non ha capito la mia persona. L’amore per la maglia rimane, parlano i fatti. Però è chiaro che se oggi mi parli di Fiorentina sono un po’ astioso. I giudizi sono sempre obiettivi, come per esempio quando mi chiedono di Nico Gonzalez e risposi che è difficile che resti 15 anni alla Fiorentina, perché i momenti sono cambiati. Vlahovic e Chiesa sono rimasti alla Fiorentina? Volevano andare via e sono andati via. Nico se tra due o tre anni vorrà andare via, non lo potrai trattenere”. 

Se la Fiorentina dovesse vincere lo Scudetto: “Festeggerei sicuramente. Ripeto, sono i fatti che parlano, non quello che si dice o che si legge in giro. Io mi difendo da solo, con quello che ho fatto per Firenze, la Fiorentina e i fiorentini e loro sono riconoscenti”.

Cosa significa affrontare la Juventus?
“È una partita sentita tanto da fiorentini, ma anche dagli juventini, perché anche loro ci tengono molto a questa gara. Fiorentina-Juventus è sempre stata “La Partita” e se vincevi con la Juve eri tranquillo per tre o quattro mesi. La giocavi al mille per mille. Oggi si sente dire che è una partita come le altre, ma non è così”.

Sarà possibile vincere contro questa Juve?
“Si. Non è la Juve degli anni precedenti, non è la Juve imbattibile degli anni scorsi, è una buona squadra però gli manca qualche giocatore importante soprattutto dietro e a centrocampo. Davanti bene o male riesce sempre ad avere degli ottimi giocatori. È una partita alla portata”. 

È stata più grave la perdita di Chiesa o di Vlahovic?
“Li conosciamo bene questi due giocatori. Averli sarebbe stato eccezionale, però come dicevamo prima, hanno scelto di lasciare Firenze. Sarebbe stato inutile trattenerli”. 

Su Italiano: “A me piacciono gli allenatori propositivi, fanno bene al calcio e Italiano è uno di questi. La Fiorentina gioca un bel calcio. È chiaro che è ancora all’inizio e che deve migliorare in qualche situazione, però quando cerchi sempre di prevalere sull’avversario dai degli ottimi segnali”. 

Vede qualcosa di speciale in Beltran?
“Ho parlato con Bertoni e me ne ha parlato bene. È un giocatore veloce, rapido e che sente la porta. Purtroppo ad oggi non sono arrivati molti gol, però bisogna dargli fiducia al cento per cento e partire con lui, perché se viene messo a gara in corso è più difficile adattarsi. Come giocatore mi sembra che sia valido”. 

Nzola sta accusando il salto di qualità?
“Si. Allo Spezia andava benissimo, Italiano lo conosce bene, lo ha già allenato anche a Trapani. Conosce le sue caratteristiche”.

Quanto vale la Fiorentina e dove può arrivare? 
“È una buona squadra, allenata bene. Può arrivare dal quarto posto in giù. Roma e Lazio si stanno riavvicinando. Anche l’Atalanta è una squadra temibile, Gasperini è tanti anni che è lì”.

Cosa ne pensa di Arthur e Bonaventura?
“Arthur è un giocatore di livello, ha giocato in squadre importanti. Bonaventura è la novità; trentaquattrenne ma che dentro è ancora un ragazzino. È da un paio di anni che è sulla cresta dell’onda e quest’anno mi sembra ancora più forte”.

Spalletti deve fare un miracolo per qualificarsi agli Europei?
“Si torna sempre sul solito problema: ci sono pochi giocatori italiani che giocano in Serie A e quindi anche per lui il lavoro è complicato. Però quelli che scendono in campo sono bravi”.

Intravede qualche similitudine tra i giovani di oggi e quelli degli anni settanta? 
“Tutte le società dovrebbero fare questo ragionamento sui giovani e valorizzarli. Io farei anche una squadra alternativa, come per esempio queste squadre U23, che ti permette di non fare il salto dalla Primavera alla prima squadra, che è troppo grande. Sembra una buona soluzione”. 

Lo Scudetto chi lo vince quest’anno?
“L’Inter, è la più completa”.

Chi può essere il giocatore viola che può mettere più in difficoltà la Juventus?
“Nico Gonzalez ma è scontato. Anche Beltran potrebbe creare qualche problema alla difesa della Juve, perché è veloce e i loro difensori non tanto”.

Qual è il suo rapporto con i tifosi viola?
“Quelli del ‘73 hanno fatto la festa e mi hanno invitato. La Curva è troppo importante per Firenze e per la Fiorentina, sarà sempre il dodicesimo uomo”.

Come definirebbe l’amore per Firenze?
“È un amore che è nato da ragazzo e che durerà fino alla fine”.