ANTOGNONI, Roberto Baggio un "dieci più"
Fonte: TMW
Fra gli ospiti più attesi e festeggiati dagli spalti dello stadio Artemio Franchi di Firenze, nel match fra vecchie e nuove glorie di Fiorentina e Milan, ritrovatesi per la partita amichevole che portava alla raccolta fondi per la ricerca sulla Sla, c'è stato ieri sera indubbiamente Giancarlo Antognoni, "quell'unico 10" che la curva Fiesole identifica nel giocatore che ha fatto sognare per anni Firenze e che ha fatto sfiorare uno scudetto nella stagione '81-'82. Il suo ingresso in campo è stato salutato da un autentico boato e uno striscione ha accolto Antognoni appena l'ex capitano viola ha messo piede sul terreno di gioco per i primi venti minuti del secondo tempo. "Ringrazio Firenze e tutti i tifosi per la splendida accoglienza, me l'aspettavo perchè la testimonianza di affetto e amore che la gente ha per me è tangibile ogni giorni- ha raccontato lo stesso Giancarlo Antognoni a fine partita - Ho rivisto tanta gente che avevo come compagni di squadra ma soprattutto Stefano Borgonovo, che ho avuto come giocatore quando io iniziavo la carriera di dirgente. E' stato bello incontrare Stefano Borgonovo ed abbracciarlo insiema a tutta la città. Ho giocato con il numero dieci e se fosse sceso in campo anche Roberto Baggio avremmo avuto il mio stesso numero di maglia, anche se lui è un dieci piu', visto che aveva le caratteristiche da giocatore più da attaccante. Dispiace che non si investa piu' nel calcio su giocatori dalla nostre caratteristiche visto che la testimonianza d'affetto che la gente ha per chi sa regalare giocate importanti, è sempre la più calorosa. I tifosi vengono allo stadio, soprattutto a Firenze, non solo per il risultato, e questo è significativo di come si amino elementi come me, Baggio, Borgonovo, ma penso anche adesso a Mutu o Jovetic, che sanno regalare emozioni"