AQUILANI BIS, Castro ha futuro ma non mi somiglia
Fonte: Radio Bruno Toscana
Il neo tecnico dell'Under 18 della Fiorentina, Alberto Aquilani, ha commentato così alcuni temi attuali in casa viola: "Ho sempre avuto la passione per i giovani e mi sono sempre sentito in debito con il calcio. Ho deciso di comprare la Spes Montesacro perché è la squadra del mio quartiere e dove ho iniziato a tirare i primi calci al pallone. Per me comprarla e rivoluzionarla è motivo di grande orgoglio".
Cosa sta insegnando ai suoi giocatori?
"Io ai giocatori molto piccoli dico due cose: che si devono divertire migliorando e che devono rispettare e accettare le regole del mondo del calcio. Questo è uno sport che ti deve dare qualcosa che ti porterai dietro per tutta la vita. I miei ragazzi si devono divertire ma devono migliorare senza scorciatoie".
Che idea si è fatto del settore giovanile viola?
"Io lo chiamo come un miracolo sportivo. La prima squadra gioca con 6-7 giocatori del settore giovanile e questa è una cosa bellissima. Un calciatore come Chiesa oggi vale 70-80 milioni. Qui ancora manca un Centro Sportivo ma dobbiamo solo fare un applauso a questo settore giovanile".
Quanto è importante avere un buon Centro Sportivo?
"Penso sia fondamentale. Hai meno dispersione di notizie, hai sempre i giocatori a portata di mano e sotto controllo. Ho sentito che il presidente lo vuole fare a tutti i costi".
Quale obiettivo si è dato per questo suo primo anno?
"Appena ho parlato con Vergine mi ha detto che in questa categoria non ci sono obiettivi e che è solo un campionato sperimentale per far crescere i nostri giovani. Non dobbiamo però trascurare la mentalità vincente. Io voglio che i ragazzi che ho preso che adesso sono a uno a fine anno siano a cinque".
Domani tornerai a Trigoria...
"Penso che sia cambiata un po' ma resta la mia seconda casa. Sono stato circa 15 anni in quel Centro Sportivo. Sarà un bel ricordo tornarci".
Spera di allenare una prima squadra in futuro?
"Non mi considero troppo bravo a lavorare con i ragazzi molto giovani, questa era la mia categoria minima. Nel mio futuro mi vedo lavorare con i grandi".
È vero che questo Castrovilli ricorda il primo Aquilani?
"Gaetano è un giocatore molto forte e importante, sta facendo grandi cose ma non so se può somigliarmi. Io ero un giocatore più palleggiatore mentre lui di gamba. Ha un grande futuro".
Per caratteristiche lei può somigliare più a Pulgar?
"Forse sì anche se non mi ci vedo tanto. Io dico che il giocatore in cui mi rivedo di più è Lorenzo Pellegrini della Roma".