ARBITRI, Nel 2008 bilancio negativo
Fonte: Quotidiano.net
Il 2008 si è chiuso con i macroscopici errori della diciassettesima giornata: più che di colpe arbitrali, sarebbe più opportuno parlare di orrori degli assistenti, soprattutto in materia di fuorigioco. Veri e propri infortuni a favore di Inter e Juventus, che hanno fatto tornare in primo piano il tema della sudditanza psicologica arbitrale. Sul banco degli imputati due degli assistenti più utilizzati in questa prima parte di campionato: l’internazionale Alessandro Griselli, che a Siena non ha segnalato il clamoroso fuorigioco di Maicon, e Marco Alessandroni, che a Bergamo ha fotografato la linea difensiva dell’Atalanta senza vedere Marchionni in posizione irregolare ad appena un metro di distanza.
Entrambi hanno all’attivo 9 presenze, la cifra più alta raggiunta anche da Ayroldi, Di Liberatore, Lanciano e Romagnoli. Su 87 uomini a disposizione — e curati per il terzo anno consecutivo dall’ex assistente internazionale Giovanni Stevanato, che fa parte della commissione Can guidata da Collina — ne sono stati impiegati ben 77, con 2 esordi (De Pinto e Dobosz) e un ricorso sempre più massiccio all’invariabilità delle coppie: Calcagno-Griselli, Alessandroni-Di Liberatore, Ayroldi-Lanciano, Copelli-Stagnoli, Stefani-Faverani, Foschetti-Tonolini, Niccolai-Papi, Rosi-Grilli e Maggiani-Pirondini. Purtroppo per Stevanato e per Collina, sono stati proprio gli uomini più esperti a denunciare preoccupanti cali di rendimento, oltretutto in partite di cartello.
L’attenzione sugli assistenti, più che meritata ricordando anche la particolare difficoltà del loro ruolo nell’applicazione della regola del fuorigioco, non deve comunque far passare in secondo piano il bilancio relativo agli arbitri. Dei 39 uomini a disposizione, Collina ne ha impiegati 32, due in più rispetto a un anno fa, anche se finora — a differenza della scorsa stagione — non c’è stato nemmeno un esordiente. Rizzoli e Rocchi, entrambi internazionali, sono gli uomini fidati del designatore: 37 anni anni il primo e 35 il secondo, hanno diretto 9 gare ciascuno, le più difficili ad eccezione del derby Milan-Inter affidato a Morganti, con Rocchi (diventato padre da quindici giorni) che addirittura ha diretto due partite nello stesso turno, a distanza di soli tre giorni. "Anche a me era capitato di arbitrare due gare in tre giorni, una in campionato e in Coppa", ha minimizzato Collina a proposito del record di Rocchi, primo in classifica per rigori concessi (9) e portafortuna delle squadre di casa, sempre vittoriose con lui.
Con la leggera flessione di Morganti e Saccani ("Non sono internazionali solo per l’età", ha spiegato il designatore), due arbitri pienamente recuperati e rilanciati da Collina nella precedente stagione, è ormai diventato una certezza il 33enne Orsato (destinato a una luminosa carriera), che ha fischiato in 8 partite, come gli internazionali De Marco e Rosetti, severo nelle ammonizioni ma avaro in fatto di rigori (0). Farina, al suo primo anno da 'over 45' ancora in campo, è stato impiegato in 7 occasioni e alla sua veneranda età e con 230 partite in A alle spalle è stato bollato come "scarso" dal milanista Kaladze, che se l’è cavata con una multa di 10mila euro.
Inferiori alle aspettative sono risultati Banti (34 anni) e Brighi (36), candidati entrambi a un posto da internazionale così come Bergonzi (37). A questo proposito è quantomeno singolare la riservatezza di Gussoni e Collina, forse imbarazzati dal rendimento non certo eccellente dei tre prescelti, sembra a scapito di Orsato, più giovane ma anche più bravo. Con il risultato che nell’Olimpo arbitrale vengono promossi altri fischietti che non rafforzano il prestigio della classe arbitrale italiana: in crisi di rendimento figurano già da tempo Trefoloni e Dondarini. Per quest’ultimo appena tre partite all’attivo nel scorcio di campionato: una cifra da quasi esordiente.
Di fronte al deludente rendimento di questi internazionali, Collina può consolarsi con il lancio e la maturazione di tre giovani al secondo anno nella Can: Russo e Valeri, rispettivamente 32 e 30 anni, hanno già collezionato 5 presenze, Tommasi 4. Sono loro le speranze di una classe arbitrale che tenta faticosamente di crescere e legittimarsi dopo i duri colpi inferti da Calciopoli. A forte rischio di bocciatura, invece, Cavarretta e Scoditti, Marelli, Romeo e Stefanini.