ASTORI, Sousa meglio di Garcia, Kalinic fortissimo
Fonte: Il Guerin Sportivo
Il mensile Il Guerin Sportivo ha realizzato un'intervista con il centrale della Fiorentina Davide Astori. Queste le sue dichiarazioni più importanti: "Ho scelto Firenze perché è una città in cui si vive benissimo. Non solo per la sua bellezza: ho già prenotato la visita guidata agli Uffizi e al corridoio Vasariano. Garcia o Sousa? Mi trovo meglio con l’allenatore di oggi. Decisamente. Garcia ha portato tantissima mentalità straniera nella Roma, Sousa è cresciuto come calciatore in Italia e ha una visione più nostrana. Lui è stato in una Juventus grande, grandissima. E lì, immagino, ha compreso l’importanza del gruppo. Sousa come allenatore vede le partite giorni prima, ti spiega cosa accadrà e puntualmente si verifica. Anche le due sconfitte con Napoli e Roma hanno dimostrato che siamo una squadra vera. Anche dopo avere perso, il pubblico ci ha applaudito. I Della Valle? C’è la loro personalità nella Fiorentina. La avverti subito. Parliamo di un’azienda grandissima, di imprenditori italiani famosi nel mondo. I principi del loro mondo industriale li hanno trasferiti nel pallone in tutto e per tutto. I nostri obiettivi? Siamo una squadra costruita non per vincere il campionato, ma per una traguardo medio-alto. Diciamo per l’Europa: quale delle due, dipenderà da noi.
Qualche giudizio sui singoli: "Bernardeschi? Lo avevo visto a Crotone. Sousa è riuscito a cambiargli ruolo mantenendone intatte le migliori caratteristiche. È il calciatore più duttile di questa Fiorentina e la più grande sorpresa della stagione. Ilicic? Imprevedibile, immarcabile, capace di cambiare la partita con una giocata. E quando meno te l’aspetti. Rispetto agli anni scorsi ha messo insieme anche la continuità che forse gli mancava. Kalinic è fortissimo, è un attaccante moderno, forte fisicamente, capace di difendere palla in mezzo agli avversari, di dialogare con la squadra e di segnare. È arrivato a Firenze nel momento massimo della sua carriera. Rossi? Al 70% è un giocatore forte, non serve spiegare cosa sarà una volta tornato al 100%. Giuseppe al top è il migliore giocatore italiano senza discussioni".
Infine alcune battute su Firenze: "E’ il mio punto d’arrivo, anche se posso crescere ulteriormente. Negli ultimi due anni sono maturato molto. Tra poco diventerò anche papà di una bimba, che nascerà a Firenze. Avere lasciato Cagliari dopo sei anni è stato un salto complicato, no di quelli che giocoforza ti portano ad evolvere”.