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AVV.DI CINTIO, Milan? Cambio di proprietà potrebbe...

di Redazione FV
Fonte: Lady Radio

L’avvocato Cesare Di Cintio, esperto in diritto sportivo, è intervenuto per commentare la sentenza dell’Uefa sull’esclusione dall’Europa League del Milan. Queste le sue parole: “Premesso che si arriva al Tas perché c’è stata una pronuncia di condanna nei confronti del Milan, e l’architrave della condanna si poggia sul fatto che è stata violata una regola fondamentale del Fair Play finanziario, ovvero la “break even rule”, cioè che non ci sarebbe stato pareggio nel bilancio del Milan tra costi e ricavi, e questo porta ad una sanzione da parte della Uefa. Si arriva quindi al giudizio, e il giudizio decreta che innanzitutto c’è la violazione della norma, ma soprattutto anche dall’assetto societario. Premesso che il Tas ha un ampio potere istruttorio e può entrare nell’ambito della decisione in vari modi, è chiaro che l’introduzione di nuove prove, che non fossero già conosciute all’epoca del giudizio di primo grado, allo stato è evitato. Quindi se non ci dovesse essere un cambio di proprietà, che potrebbe portare nuovi elementi. che dovranno essere tutti da valutare ovviamente, è chiaro che la decisione del massimo organo internazionale si dovrà basare sugli elementi già raccolti. Quindi si potrà anche essere data una lettura differente, ma sempre di quegli elementi si va a parlare". Cosa potrebbe portare un cambio di proprietà? "Innanzitutto una prova nuova, sconosciuta al giudizio di primo grado, ma un cambio di proprietà deve garantire stabilità al club, ma questa è un ipotesi, perché è tutto da decidere, è soltanto una possibilità che il Milan ha per ribaltare il giudizio di primo grado. Il giudizio davanti al Tas deve essere un giudizio breve, perché deve essere garantita l’effettività delle competizioni. Per quanto riguarda l’altro argomento, è un caso particolare il Milan, perché un’analisi cosi approfondita sugli elementi societari è un qualcosa di nuovo a livello di giurisprudenza internazionale. Nei casi precedenti (Galatasaray ndr) si era arrivati all’esclusione la mancata osservanza dell’accordo con gli organi di controllo della Uefa. C’è anche da dire che non tutto è perso, è vero che c’è un giudizio del secondo grado, ma nel quale comunque delle argomentazioni ci possono essere. Credo che entro i primi venti giorni di Luglio, massimo fine luglio ci sarà la parola fine su questa vicenda. Questo rappresenta un caso particolare, e non può che incidere sulla competizione stessa".