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BAGGIO-BORGONOVO, La coppia che stregò Firenze

di Redazione FV
Fonte: la Repubblica

Ci sono stagioni che passano ed altre, poche, che restano impresse nella memoria di chi ne ha fatto parte. Poco importa il ruolo. Il protagonista vale il comprimario. Quello che conta davvero è l´essere stati partecipi di una storia unica ed irripetibile. E la storia, quella dell´anno calcistico 1988-´89, l´hanno scritta loro. Roberto Baggio e Stefano Borgnovo. Ovvero quando i muscoli ed i centimetri lasciano spazio al talento ed alla rapidità. Alla poesia unita alla voglia quasi rabbiosa di gol. Se ne erano andati Diaz e Berti, finiti all´Inter del Trap e dei record. Il Borgo in prestito dal Milan, e Dunga via Pisa, gli arrivi alla corte di Eriksson. Dopo l´inizio shock in casa proprio del Milan, dove i viola vennero sepolti da quattro reti, il 16 ottobre a Firenze contro l´Ascoli ebbe inizio la storia della B2, sigla magica in grado di racchiudere l´essenza del calcio e che fece innamorare una città: 2-1 firmato Borgonovo-Baggio. Una settimana più tardi vittoria a Cesena. Gol di Baggio e Borgonovo. E poi ancora successo casalingo contro il Toro con rete decisiva di Baggio e pareggio 1-1 a Bergamo. Autore del gol? Borgonovo. Furono 29 i centri dei due sui 44 totali messi a segno in campionato dalla Fiorentina. Quasi equamente divisi (14 per Stefano, 15 per Roberto). La B2 segnò 4 reti meno di tutta la Roma di Liedholm, la squadra arrivata al settimo posto in coabitazione con i viola e battuta nello spareggio Uefa dall´incornata di Pruzzo. A conti fatti fu decisivo il pareggio di Firenze contro i giallorossi per 2-2. Dopo le reti di Massaro e Conti i viola rimontarono brillantemente grazie ad una doppietta. Di Borgonovo, naturalmente. Tanti i ricordi e tanti i momenti esaltanti. Come la settimana dall´8 al 15 gennaio. Doppio impegno casalingo per la Fiorentina. Prima la Lazio, superata 3-0 con la B2 a segno, e poi la Juve. Bianconeri in vantaggio con Rui Barros e raggiunti poco dopo da un rigore di Roby Baggio. Ad un minuto dal termine il sogno di Firenze diventò reale. Sugli sviluppi di un calcio d´angolo Borgonovo, il ragazzo di Giussano, sbucò dal niente infilando il gol vittoria. E se è vero che i sogni rimangono unici, e per questo irripetibili, quanto accadde il 12 febbraio vi si avvicinò molto. Inter in vantaggio a Firenze per 3 a 2 a meno di venti minuti dal termine. Baggio aveva già segnato, Stefano non poteva essere da meno e così arrivò il gol del pareggio. Poco prima del fischio finale di Agnolin, però, un retropassaggio di Bergomi a Zenga venne tramutato dall´istinto innato di Borgonovo nel 4-3 finale. Una rete che lasciò senza parole i futuri campioni d´Italia. "Me lo ricordo ancora quel gol, fu colpa mia" ha detto recentemente Bergomi in un´intervista a Radio Blu. "Ma no, è Stefano che è stato straordinario" la replica di Zenga. Impressione, questa, che si avvicina di più alla realtà.