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BAGNI, Felipe Melo sfonderà di sicuro

di Redazione FV
Fonte: Il Giornale della Toscana
Se esistesse la cattedra per insegnare “medianologia“ all’Università di Coverciano, Salvatore Bagni sarebbe il professore di maggiore prestigio. In campo con la maglia di Inter e Napoli, dopo aver iniziato la carriera nel Perugia come promettente ala destra, diventò un mediano da combattimento di formidabile efficacia. In quel ruolo ha giocato anche in Nazionale (41 presenze e 4 gol). Ma Salvatore, da anni, si è specializzato nel calcio internazionale: conosce praticamente i giocatori di tutto il mondo.
Quando gli abbiamo chiesto un giudizio su Felipe Melo ci ha interrotto e ha esclamato: «Non avevo bisogno di seguirlo nel preliminare di Champions League, lo conoscevo già bene... In Italia sfonderà di sicuro ».
A Bagni abbiamo chiesto di tratteggiare i pregi (molti) e i difetti (pochi) del carioca.
Felipe Melo sarà il nuovo Dunga?
E’ presto per dirlo anche se Dunga arrivò in punta di piedi in Italia e poi diventò quel giocatore straordinario che io ho avuto la fortuna di incontrare tante volte in campo. Però non mi paiono così simili. Felipe ha più lancio, il suo predecessore magari era più geometrico.
La dote migliore del nuovo viola?
Nonuna, ma due: Felipe ha forza e personalità. Entra potente sulla palla, fa dei contrasti incredibili. Quasi come me (e scoppia a ridere, ndr)...
Difetti?
Ne ha uno, decisivo, che dovrà migliorare: quando si gioca nel mezzo non si possono perdere 4-5 palloni a partita perché in Italia ti massacrano. È successo col Barcellona e anche con lo Slavia. Quando si sta davanti alla difesa, hai il compito di far ripartire l’azione e questa manovra deve svilupparsi nel modo più naturale possibile, senza correre rischi.
Perché succede questo?
Felipe è brasiliano, ha una cultura calcistica diversa dalla nostra. Loro sono portati a giocare ogni pallone perché non lo vogliono buttare mai via. È molto bello tutto questo, ma ci sono momenti in Italia in cui devi ragionare in modo diverso. In Spagna gli creavano meno pensieri. Ma state certi che Felipe crescerà e noi non mettiamogli fretta.
Par di capire che a lei piaccia parecchio questo giocatore...
Tantissimo. Per me ha margini di miglioramento incredibili, questo può diventare, davvero, uno dei più forti centrocampisti in circolazione.
In prospettiva può arrivare più vicino a Pirlo o a De Rossi?
Più vicino al giallorosso. Felipe ha il gioco nella testa, ha idee, vedo che apre palloni sia sulla fascia che in verticale, però non ha la genialità di Pirlo. Felipe è un mediano moderno che, ripeto, nei contrasti si esalta. Penso già ad un grande duello...
A quale?
Prima giornata di campionato, Fiorentina-Juventus: pensate alle botte, naturalmente da regolamento, che si daranno Felipe e Sissoko. Scusate, ma per un vecchio combattente del centrocampo come il sottoscritto, sarà uno spettacolo da non perdere...
Prandelli sembra voglia continuare a battere la strada del centrocampo a tre: lei chi vedrebbe meglio al fianco di Felipe Melo?
Donadel e Montolivo mi paiono gli “angeli custodi“ ideali, anche se a me sul centrosinistra non dispiacerebbe un mancino puro come Gobbi, magari con Montolivo sul lato opposto, visto che questo ragazzo, ormai, è un intoccabile per quanto è diventato bravo.

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