BAIESI, Il marchio deve crescere. Stadio? Porta 10 mln
Il direttore esecutivo della Fiorentina, Gianluca Baiesi, ha affrontato tematiche lontane dal terreno da gioco ma sempre più rilevanti nel qualificare le società calcistiche e nel portare nuove risorse. Ai microfoni de Il Sole 24 ore Baiesi ha affrontato dunque il tema del merchandising non risparmiandosi parole sul nuovo stadio e sull'importanza del progetto in tal senso: "Il gap con l'estero a livello di merchandising? Dovuto al numero di maglie vendute. Da cosa deriva la differenza? I giocatori di maggior richiamo giocano nei campionati esteri, la differenza la fanno loro, l'altro fattore è culturale e di approccio. Firenze è una piazza con forte legame tra tifoseria e squadra, però in pochi indossano la maglia viola per andare allo stadio" . L'intenzione espressa da Baiesi è quella di dare maggiore visibilità al marchio viola, anche fuori dai confini nazionali: "La Fiorentina ha un mercato ancora molto locale. La grande percentuale delle nostre vendite avviene in ambito locale, neanche nazionale. Le vendite all'estero sono in questa fase molto limitate. Per questo stiamo facendo operazioni di riposizionamento del marchio Fiorentina per renderlo più riconoscibile". Il discorso ha toccato anche il progetto relativo al nuovo stadio: "Quanto conta? A livello di flussi finanziari annui, senza grandi voli pindarici, contribuisce sicuramente per una decina di milioni di euro all'anno". Questa, infine, la strategia viola sul fronte del merchandising: "Occorre un punto di discontinuità col passato: la società sportiva si trasforma in azienda. E' un cambio di mentalità che ti fa fare il salto di qualità".