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BALDAS, Spero che la Var possa essere d'aiuto

di Redazione FV
Fonte: Tmw

Intervenuto nel corso di TMW No Stop su TMW Radio, l'ex arbitro Fabio Baldas ha commentato le prime applicazioni della VAR nel Mondiale per Club: "Penso che serva del tempo a questa innovazione. È in via sperimentale e bisogna capire quanto si potrà introdurre il meccanismo elettronico. Stanno facendo delle prove, si vedrà quanto aiuto questo aggeggio potrà dare agli arbitri. Bisognava fare qualcosa, non vorrei si andasse troppo in là. Si è andati bene con i sensori sulla porta, benissimo. E magari potevano portare all'eliminazione degli addizionali che non servono a nulla. Però ora serve cautela. Sennò diventa la Playstation: il calcio si può cambiare, ma senza stravolgerlo".

Cosa si potrebbe fare di diverso?
"Intanto, per quanto riguarda le linee perimetrali, sia esterne che interne, in particolare per i falli, si può essere aiutati dalla tecnologia. Si parla già di falli di mano in area di rigore: lì diventa difficile per capire se c'è volontarietà o meno. O si cambia la regola, oppure il mezzo tecnologico diventa difficile da impiegare: la tecnologia fa vedere se c'è mano oppure no. Se deve decidere l'uomo, tanto vale che decida l'arbitro".

Per esempio nella prima applicazione della VAR ci si è accorti del rigore e non del fuorigioco.
"Se sfugge al controllo dell'arbitro e dell'assistente un fuorigioco, il mezzo elettronico può essere d'aiuto. Però sulla valutazione dei falli, in particolare dei falli di mano, penso che sia meglio lasciare la decisione all'arbitro. Però mi pare che si stiano facendo delle prove; peraltro con Kassai che è nel giro giusto".

Busacca l'ha elogiato.
"Io non ho visto in diretta ma ho visto le immagini. Penso che essendo un arbitro di alto livello sarà uno di coloro che potranno dire la loro".

Lei ha brevettato lo spray adesso utilizzato?
"È un aneddoto, anche interessante. Si parla di anni in cui ero il vice di Casarin, '99 o 2000. Un mio amico di Trieste mi propose una bomboletta spray, che ho ancora a casa e ancora funziona, molto più piccola di quella odierna. Ne parlai con Casarin e gli dissi di proporla. Poi di questa cosa non si fece nulla. Facemmo una società e brevettammo l'invenzione. Poi abbiamo scoperto che l'avevano inventata in Argentina, sono andato a vedere se il brevetto fosse valido ma un mio amico aveva dimenticato di rinnovarlo. Penso che sia un'invenzione utile. Peccato, avrei guadagnato qualche lira ma mi rimane la soddisfazione perché l'idea era buona".

Tornando alla VAR.
"Io mi auguro che, come nel tennis, ci sia un pochino di controllo. Lì ci sono limitate possibilità per ogni set, vanno posti dei limiti. Mi piacerebbe che il tutto sia di aiuto agli arbitri senza stravolgere il gioco del calcio".

Orsato per Juve-Roma è l'arbitro giusto?
"È una buona notizia. Senza togliere nulla agli altri, penso che sia il miglior arbitro italiano. L'ho già detto altre volte, mi piace perché non va troppo per il sottile e mantiene una certa distanza, anche magari con qualche atteggiamento fin troppo burbero".