BELLUSCI, Mi aveva cercato la Fiorentina
Fonte: TMW
Si è messo in luce con la maglia dell'Ascoli, ma ora Giuseppe Bellusci ha fatto il grande salto ed è passato in Serie A, con la maglia del Catania. Qui dovrà dimostrare tutto il suo valore e le sue potenzialità, che hanno portato tante grandi squadre ad interessarsi a lui negli scorsi mesi.
Con quale spirito arrivi a Catania?
"Con uno spirito positivo, ho tanta voglia di far bene e di migliorare. Inoltre sono giovane e so che questo è quello che devo fare".
Sei stato accostato a tante grandi squadre, come Napoli, Juventus e Fiorentina. Cosa c'era di vero?
"Sì, è tutto vero. Queste squadre mi hanno cercato in maniera anche abbastanza decisa fino a gennaio, poi ad un certo punto sembrava anche fatta per la Juve".
Perché hai scelto Catania?
"Come ho già detto in sede di presentazione, Catania rappresenta per me la possibilità di mettermi maggiormente in mostra ed è una situazione ideale per crescere. Qui c'è un ambiente sano ed una società seria".
Ad allenarti trovi un allenatore giovane, cosa ti aspetti da lui?
"Come sta già facendo, mister Atzori tratterà tutti allo stesso modo, sia che siano giovani o vecchi. Questo a mio avviso è fondamentale".
Come ti sei inserito nel gruppo?
"Molto bene, senza nessun tipo di problema".
Cosa lasci ad Ascoli?
"Ad Ascoli ho lasciato tanti ricordi, tanti amici e soprattutto la mia famiglia. Viviamo lì da parecchi anni e ormai ci siamo ambientati benissimo dopo il trasferimento per questioni lavorative di mio padre".
Se sei approdato in A è merito di Colomba o di chi altro?
"Il merito è di Colomba, ma anche del presidente Benigni e dei tecnici della Primavera Pirozzi e Favo. Tutti questi hanno sempre creduto in me".
Cosa ti ha insegnato Colomba?
"Ha provato ad insegnarmi in primis ad essere uomo. Sul piano tecnico e professionale, invece, grazie ai suoi consigli sono diventato meno istintivo e più razionale. Sono molto migliorato sotto l'aspetto disciplinare".
Nella tua carriera, ad oggi, chi è stato l'allenatore che ti ha dato di più e quello che ti ha dato di meno?
"Colomba è stato sicuramente quello che mi ha dato di più, mentre quello che mi ha dato meno è stato Di Costanzo. Questa non è una polemica, ma con lui stavo sempre in tribuna".
Qual è il tuo obiettivo per il futuro?
"Lo stesso obiettivo che hanno tutti i calciatori: arrivare un giorno a giocare nella Nazionale".