BENITEZ, Vogliamo vincere con la Roma
Fonte: Fcinternews.it
E' la vigilia del suo debutto in gare ufficiali, e a San Siro, da allenatore dell'Inter: ecco come Rafael Benitez, in conferenza stampa, spiega lo stato d'animo suo e della sua squadra a poche ore dal match contro la Roma.
Quali sono le sue sensazioni?
"Siamo contenti di essere qui e di avere questa possibilità. Stiamo lavorando forte, è sempre difficile dopo il Mondiale perché molti giocatori sono arrivati in ritardo. Abbiamo fatto bene nel Tim e pensiamo di poter proseguire".
Come vede questa partita?
"La Roma è una squadra forte, con un buon allenatore. E' una finale, sono sempre partite difficili".
Pensa davvero, come ha detto Mourinho, che non si possa vincere più di quello si è vinto?
"Penso che la prima cosa da fare è vincere questa partita, poi un'altra e vedere quanto si può vincere, ma la chiave sono i giocatori e la società. Zanetti, Materazzi, sono calciatori che hanno vinto tanto, sono qui da molto, per loro è una sfida vincere ancora di più".
Come si sta avvicinando a questa partita?
"Sono vecchio, ma per me è una sfida come per i giocatori. Non sono particolarmente nervoso. So quello che devo fare".
Come vede la situazione attuale del mercato dell'Inter?
"Il mercato è responsabilità di Marco Branca. Io lavoro sul campo. Loro devono fare il loro e io devo migliorare la squadra che già ho".
Quale risposta ha avuto dai giocatori rispetto al suo sistema di lavoro?
"Si può sempre migliorare qualcosa, anche in una squadra che ha vinto tanto. I giocatori però hanno esperienza, è più facile cambiare certe cose, se si vuole cambiare. Tra qualche mese sarà più facile, ma già adesso abbiamo gente disponibile".
Com'è il feeling con Ranieri?
"Quando ero più giovane sono andato a Firenze per vedere gli allenamenti. Ho un buon rapporto con lui".
Se vince la coppa, la vince lei o Mourinho?
"Se si vince, la vincono i giocatori e la società per primi. Poi chi sta vicino a loro. I giocatori sono i più importanti, per me questo non è un problema".
E' vero che giocare con Kuyt è come giocare in dodici?
"Sneijder parla di un suo amico, sappiamo tutti che è bravo. Ma non parlo di mercato. Migliorare la squadra è un qualcosa di cui devo parlare ogni giorno con i giocatori. Se si può attaccare di più, fare un contropiede in più, cose che abbiamo fatto già bene. Ma non devo dire su cosa dobbiamo lavorare, si vedrà durante l'anno".
In che posizione giocherà Eto'o l'anno prossimo?
"Eto'o ha detto di voler segnare 25-30 gol, io gli ho detto che possiamo lavorare assieme per fargli fare tanti gol. Se poi deve giocare punta o ala si vedrà, ma lui può far gol in ogni posizione".
E' meglio o peggio cominciare con una formazione uguale a quella dell'anno passato?
"E' buono, perché tutti si conoscono, o peggio perché mancano le motivazioni. Ma questo non lo vedo, c'è la possibilità di arrivare ad un altro trofeo e i giocatori vogliono vincerlo".
Si riesce a gestire la situazione pensando ad un trofeo alla volta, con tutti questi impegni?
"Per me è sempre importante la prossima partita. Si vuole sempre vincere. Proviamo a cominciare con questo".
Ci sarà spazio per i giovani che abbiamo ammirato in precampionato?
"La risposta facile è che mi piacciono molto i giovani, ma a questo livello non è facile giocare. Se hanno qualità giocano, quanto dipende da loro. Tutti possono giocare un po' per me, ma dipende da loro. Se sono bravi giocano".
Quanto è difficile preparare la nuova stagione con due obiettivi così importanti all'inizio come le due Supercoppe?
"Se parliamo delle due competizioni non è un problema, preferisco giocare queste che le amichevoli. Il problema è farlo nell'anno del Mondiale, se poi c'è lo stesso allenatore dell'anno prima è più facile. Per noi sarà un po' più difficile".
C'è qualche dubbio di formazione?
"No, però preferisco aspettare dopo l'allenamento per decidere definitivamente. E così sarà sempre. I giocatori devono capire che la competitività tra loro è la chiave per essere vincenti".
Chi ti ha sorpreso di più finora?
"Tanti giocatori hanno fatto bene. Sono contento che giocatori di questa esperienza vogliono lavorare di più".
Cambiasso fa tante domande perché vuole prendere il suo posto?
"Magari tra dieci anni..."
Come sta Zanetti?
"Sta bene".