BERNA, Fischi fanno male. C'è da rispondere in campo
Federico Bernardeschi, esterno della Fiorentina e della Nazionale italiana, ha parlato ai microfoni di Rai Sport direttamente dal ritiro azzurro in quel di Coverciano. Queste le parole del giovane carrarino:
"Il mio ruolo è dove mi fanno giocare. Mi trovo bene sia a destra che mezzala, ma dipende sempre dalle idee del mister, dagli avversari e tante altre cose. Cerco sempre di adattarmi. Conte o Ventura? Nessuna preferenza. Preferisco essere in Nazionale, che per un calciatore è motivo di orgoglio. Far parte di questa selezione mi rende davvero contento. Conte mi rimproverava di leggere meglio le situazioni del gioco, ed esserci più dentro. Ventura invece mi ha chiesto di mettere sempre la carica, dato che a volte traspare ed altre no. Un mio difetto è che a volte sono poco determinante, perché devo essere più lucido nell'interpretare le partite: magari fare anche quelle cinque corse a vuoto in meno. Modello? Ne ho avuti tanti, per il motivo che a me piace il calcio giocato. Il Milan, Baggio... non c'è un modello ben definito, ma amo chi sa giocare a calcio. Vorrei avere il carisma di Gigi Buffon, è una qualità che lui e pochi altri hanno. Amici? Ho i vari Cataldi e Romagnoli con cui ho condiviso le selezioni giovanili, ed è bello ritrovarsi qui in questo cammino. Con quelli con i quali ho più confidenza ci prendiamo in giro, coppini quando giochiamo alla Playstation. Sono cose belle, che fanno gruppo: si sta bene alla Nazionale. Penso che le parole siano state male interpretate, dato che me le ha anche spiegate privatamente. Quando si fa una competizione come l'Europeo, è normale che quando rinizi il procedimento di recupero si fa più fatica, e credo che abbia sofferto questa cosa di dover accelerare questo recupero. Fischi? Ci colpiscono dentro, ci rimaniamo male. Ma dobbiamo essere forti, e far capire ai tifosi che non ce li meritiamo, ma dobbiamo farlo sul campo, attraverso le vittorie e il bel gioco. Forse ci fanno tirare qualcosa di più fuori, ma serve capire che una squadra deve mettercela tutta. Non sono il massimo, ma ti fanno capire, concentrare e metterci ancora più determinazione. Inter? No, non se ne parla per ora. Vedremo più in là, ma io penso a Fiorentina e Nazionale. La mia fidanzata? Siamo giovani, stiamo bene: siamo una bella coppia, e chi sta bene si ama. Il mio sogno? Con il lavoro e il sacrificio riuscirò a levarmi qualche sassolino dalla scarpa. Vincere tanto, e vincere con la Nazionale, perché è una vittoria di milioni di persone".