BIRAGHI, Nico? È lo stesso di sempre. Parisi ci migliora
Fonte: dal nostro inviato a Vienna (AT), Niccolò Santi
Così il terzino e capitano viola, Cristiano Biraghi, alla vigilia di Rapid Vienna-Fiorentina: "Fa sempre un certo effetto, piacevole, giocare una competizione europea. Perché vuol dire che ci sei arrivato e i posti disponibili per giocare le competizioni europee sono poche, quindi significa che sei nell'élite del campionato. L'anno scorso abbiamo fatto un lavoro straordinario, partendo con qualche difficoltà all'inizio ma sempre mantenendo identità e abnegazione. Poi la finale purtroppo è una partita secca in cui può succedere di tutto: per come l'abbiamo giocata, otto volte su dieci era vinta. Dobbiamo voltare pagina portandoci dietro l'esperienza generale. Il bagaglio è un po' più pieno e questo ci potrà servire".
Domani ci saranno solo tifosi avversari, quanto può incidere questo aspetto?
"Sicuramente ci mancheranno i nostri tifosi, anche perché si è creato un legame molto bello in quanto abbiamo condiviso tante gioie e dolori. Ci dispiace che non ci siano, senz'altro avevano tanta voglia di venire. Cercheremo comunque di fare il massimo e di portare a casa un risultato positivo, non vediamo l'ora di incontrarli al Franchi domenica".
Vede un Nico Gonzlaez più responsabilizzato dal numero 10?
"Nico è sempre stato motivato, da quando è arrivato non ha mai dato segnali contrari. Anzi, dopo i primi mesi in cui ha avuto un problema che non riusciva a risolvere si è preso anche delle critiche poiché qualcuno pensava si stesse preservando per andare al Mondiale. Non è stato bello, ma è rimasto motivato".
C'è un'ulteriore crescita in lei? Magari legata all'arrivo di Parisi.
"Non è che sono più generoso, è che Nzola mi ha servito che ero solo, non c'era nessun altro (ride, ndr). Ogni anno bisogna partire con l'idea di fare meglio possibile, perché se non hai voglia di migliorare sei finito. Quanto a Parisi, ha alzato il livello della squadra e della sana competizione. Vuol dire che si alza la qualità degli allenamenti. Ormai giocando tante partite è normale che siano arrivati tanti ragazzi nuovi. Siamo molto contenti e concentrati su domani".
Questa è la Fiorentina più completa o di qualità che ha vissuto?
"Sulla carta sì, ma preferisco dirtelo a fine stagione perché quello che conta è il campo. Dobbiamo ringraziare la dirigenza che ci ha messo a disposizione un gran centro sportivo e aggiunto pezzi importanti. Questo vuol dire che c'è voglia di migliorare. L'appetibilità della Fiorentina aumenta. Dobbiamo ringraziare anche l'allenatore che ci ha portato a un livello importante".