BLATTER, Non ho rassegnato le dimissioni
Fonte: gazzetta.it
Marcia indietro e messaggi tra le righe? Le parole di Sepp Blatter a Blick, quotidiano svizzero, lasciano qualche dubbio. "Non mi sono dimesso, ho messo il mio mandato a disposizione di un congresso straordinario". Non è la stessa cosa? Evidentemente no: la sfumatura c'è. Il 2 giugno, con la Fifa travolta dallo scandalo corruzione dopo la retata dell'Fbi e gli arresti di alti dirigenti, Sepp Blatter annuncia l'addio solo quattro giorni dopo la sua rielezione. Non è un divorzio immediato: un comitato esecutivo straordinario, che si riunirà per la prima volta il 20 luglio, deciderà quando votare per il nuovo presidente, molto probabilmente a metà dicembre. Blatter, dunque, resterà in carica fino ad allora. Difficilmente oltre, anche perché pare che ora non goda più del favore della maggioranza all'interno della Fifa. Ma per ora, in ogni caso, il numero uno del calcio mondiale, al suo quinto mandalo di fila, non ha intenzione di ritirarsi e in occasione dell'apertura dei lavori per un museo della Fifa che sarà ultimato nel 2016 è sembrato battagliero: "Per me questo museo è un'opera d'amore. Non fraintendetemi, non sono pronto a far parte del museo, neppure come statua di cera".