BLATTER, Troppi pregiudizi sui Mondiali sudafricani
Fonte: Repubblica.it
Joseph Blatter, presidente della Fifa, l'atmosfera che caratterizza il conto alla rovescia in vista dei Mondiali in Sudafrica non piace granchè. C'è chi storce il naso per le difficoltà organizzative e chi solleva dubbi sulla sicurezza. "Ci sono problemi di razzismo? Problemi culturali? Perchè ora non si vuole andare in Sudafrica? C'è un pregiudizio di fondo. Non ho mai avuto dubbi. Non mi sono mai detto 'Che errore!'. E' stata una decisione giusta e i Mondiali saranno ottimi - dice lo svizzero, in procinto di partire per il Sudafrica per dare il via al countdown finale -. . Qual è il problema? Si pensa che gli africani non possano organizzare un Mondiale. E gli europei -dice scendendo nei particolari- credono che lo organizzerebbero meglio. Di sicuro è così, già lo sappiamo. Il terzo problema è rappresentanto dal fatto che Blatter abbia successo. Ma qui non si tratta di Blatter - prosegue parlando in terza persona e ricordando l'iter che portò all'assegnazione dei Mondiali -. E' stata una promessa fatta dall'allora segretario generale e attuale presidente. Dovevamo andare in Sudafrica". Ma allora dov'è il problema? "E' un pregiudizio. In parte lo capisco, ma allo stesso tempo non lo comprendo. Si vuole aiutare l'Africa, si vuole fare qualcosa. Si espongono grandi organizzazioni, si muovono Bill Clinton e Bill Gates, tutti offrono farmaci, denaro. Tutto molto bello, poi, però, quando si tratta di dare fiducia e di andare lì, viene fuori la paura. Per quale motivo? Perchè ora non si vuole andare in Sudafrica? Non so come andrebbero le cose se la popolazione sudafricana fosse in maggioranza bianca. Bisognerebbe chiederlo a chi non vuole andare lì. Io so che in Sudafrica c'è stato un Mondiale di rugby, si giocano tornei di golf e di tennis, a Kyalami c'è stata la Formula 1. C'è tutto di tutto, perchè non dovrebbe esserci il calcio? Per me questo è un grosso punto interrogativo".