BOLATTI, Buona la prima a San Siro
Fonte: Calciomercato.com
E' un regalo di Natali a rovinare la gara d'esordio da titolare a Mario Ariel Bolatti, che Cesare Prandelli ha mandato ieri sera in campo dal primo minuto. Per capire l'importanza di Cristiano Zanetti nello spogliatoio viola - nonostante sia fermo da lungo tempo -, basti sapere che è stato lui a fare da tutor a Bolatti, appena saputo che l'argentino sarebbe stato titolare per la prima volta in viola, consigliandolo negli allenamenti post Cagliari e spronandolo anche oggi, con una bella chiamata carica di incitamenti.
Bolatti nel tunnel del pre-gara scioglie l'emozione della sua 'prima' in viola abbracciando i connazionali (ma avversari per una sera) Javier Zanetti e Cambiasso, e per chiudere il cerchio, prima del fischio di inizio di Tagliavento, l'ultimo lo riserva ad un altro argentino: il compagno Santana. Prandelli per dare modo al 25enne di La Para di inserirsi al meglio ridisegna tatticamente la Fiorentina con un 4-3-3 che non si vedeva da un anno. 'E menomale che quello lento dovrei essere io' avrà pensato Bolatti quando il compagno Montolivo, servito in area dopo 120 secondi, ci mette troppo a girarsi, in una delle poche ottime occasioni viola della prima frazione. I compiti tattici del 'Gringo' sono chiari: impostare il gioco come vertice centrale dei tre sulla linea mediana e francobollare Sneijder, elemento cardine dell'Inter. Nessun fallo per Bolatti sull'olandese.
Al 24' primo urlo di Prandelli verso l'ex Huracan, quando Sneijder si incunea in area e per poco, sfuggendo al numero viola, batte in solitudine Frey. La buona Fiorentina della prima mezz'ora scompare con Bolatti - che si eclissa - e viene punita dall'erroraccio di Natali che dà via libera a Balotelli, assist man per Milito. Proprio l'autore del goal che ha consentito all'Argentina di qualificarsi ai prossimi Mondiali, pochi secondi dopo l'1-0 interista, verticalizza per Gilardino che a sua volta dà una palla a Vargas solo da spingere in rete, ma il peruviano fallisce l'infallibile. La prima frazione si chiude con un tiro sbilenco ancora di Bolatti cui Montolivo, uscendo dal campo, dice: 'Fai le cose semplici, ti copro io'. Vero e proprio desaparecido il neo centrocampista viola nel primo quarto d'ora della ripresa, tanto che Prandelli ridisegna la squadra con Gobbi che esce (entra Jovetic), e si torna al 4-2-3-1.
Proprio il neo entrato si prende una tiratina di… 'capelli' da Bolatti, quando il montenegrino di testa sbaglia di testa al 64' in area piccola. Quando il 'Gringo' al 73' supera in un fazzoletto Cambiasso e Snejider, per scrivere 'the end' alla sua incursione serve un tocco di suola al limite dell'area di Matrix Materazzi. 'Urlando contro il cielo' la canta un cuore nerazzurro come Ligabue, ma è ciò che fa Bolatti a cinque dalla fine quando un suo esterno destro errato impedisce a Marchionni di presentarsi solo davanti a Toldo. E' una delle ultime chances viola che avrebbe meritato maggior fortuna. Decide Milito, per Bolatti una prova più che sufficiente: ottima tenuta fisica, ordinato, dinamicità da migliorare.