BOLATTI, Lite fra l'agente e Corvino
Fonte: repubblica.it
L'esperienza di Bolatti sulle sponde dell'Arno è giunta al termine. Un anno e poco più per capire di non rientrare nei piani della società e per decidere di accettare una sorte scritta da tempo. Il ritorno in Sudamerica. Voleva restare in Europa, dicono. Eppure ha rifiutato prima il Bologna (in estate), quindi il Brescia (qualche giorno fa) e anche il Zaragoza. Mai un sì, sempre di traverso. Qualcuno dice che l'atteggiamento quasi ostruzionistico di Mario derivasse dal trattamento ricevuto dalla società, che neppure sei mesi dopo averlo acquistato lo ha messo da parte acquistando quel D'Agostino che scatenò le ire funeste di Marcelo Simonian, procuratore e proprietario di metà del cartellino del Gringo. Lite furibonda con Pantaleo Corvino e rapporti incrinati. Ce n'è voluto per arrivare ad una specie di pace. Il tempo di capire che il muro contro muro non serviva a nessuno. Alla Fiorentina, che voleva liberarsi di un giocatore poco utile ma dall'ingaggio ingombrante (poco più di un milione netto a stagione) e a Bolatti, sempre più ai margini della squadra. Ecco perché, alla fine, anche lui si è convinto.