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BORGONOVO, Un altro goal sotto la Fiesole...

di Redazione FV
Fonte: di Xavier Jacobelli per quotidiano.net

Firenze, stadio Franchi, Curva Fiesole, il pomeriggio prima di Fiorentina-Milan, la partita che vale la qualificazione diretta alla Champions League. I tifosi arrivano alla spicciolata, insieme con Cesare Prandelli, Andrea Della Valle, Pantaleo Corvino, Giancarlo Antognoni, Daniel Passarella, Beppe Virgili alias Pecos Bill, 74 anni, superbomber della Fiorentina del primo scudetto. Passarella è anche il nomignolo di Stefano Sartoni, il capo della curva viola, che, prima dell'inaugurazione, sistema una teca, posta accanto alla targa che ricorda Stefano Biagini detto il Pompa, il fondatore della Fiesole.

Dentro la teca c'è un pallone, dono di Stefano Borgonovo. E' quello della partita Fiorentina - Juve, giocata il 15 gennaio 1989, decisa al novantesimo dal gol dell'ex gemello di Baggio che oggi, a 45 anni, lotta per la vita contro la sclerosi laterale amiotrofica. L'acronimo è Sla.

Borgonovo è diventato il testimonial della ricerca anti-Sla dall'8 ottobre scorso, quando Fiorentina e Milan, le sue due squadre del cuore, giocarono per lui al Franchi in una notte indimenticabile, davanti a quasi trentamila spettatori. Fu in quella circostanza che Borgonovo regalò il suo pallone ai tifosi viola perchè lo tenessero nella loro curva, come se fosse una reliquia di passione e di gioia. Il calcio è una religione che vive di simboli, di uomini, di campioni, di storie come quella del ragazzo di Giussano che, con il coraggio e la dignità che gli appartengono, ha raccontato al mondo che cosa sia la sua malattia e ha chiesto al mondo di aiutarlo a combatterla.

Per questo motivo è nata la Fondazione Stefano Borgonovo (www.fondazionestefanoborgonovo.it): ha la sua anima in Chantal, la moglie di Stefano. L'uno dopo l'altro, stimolati dal giornalista e conduttore televisivo Mario Tenerani, i grandi viola di oggi e di ieri si alternano, dopo l'emozionata introduzione di Sartoni. Parole sobrie, incisive, affettuose, sottolineate da applausi garbati. Con un solo destinatario: il mittente della mail spedita a Duccio Virgili, figlio di Pecos Bill, per ringraziare i tifosi e tutta la gente che, dentro e fuori dal calcio, non l'hanno lasciato solo.

Così, il pomeriggio prima di Fiorentina-Milan, Borgonovo segna un altro gol sotto la Fiesole, anche se fisicamente non è qui con noi, ma internet, la tv, la radio e i giornali gli raccontano tutto. E, ancora una volta, in una Curva, si scopre che c'è la parte migliore del calcio.