BOSMAN, Solo e in miseria, ho rischiato il suicidio
Fonte: De Staandard, repubblica.it
La sua battaglia ha cambiato per sempre la storia del calcio, la sentenza che porta il suo nome ha reso ricchissimi tantissimi giocatori, eppure oggi si ritrova solo e senza un soldo. Stiamo parlando di Jean-Marc Bosman che, racconta il quotidiano De Staandard, dopo aver dilapidato l'indennizzo ottenuto con la sentenza che ha dato il via alla libera circolazione dei calciatori nel mercato europeo, vive in miseria. Bosman, che è riuscito a superare i problemi legati all'alcol e alla depressione, ma oggi vive con un sussidio di 750 euro mensili dice che "se non fosse stato per il mio carattere forte mi sarei suicidato. Nessuno mi vuole dare lavoro, tutto il mondo del calcio mi isola". L'unico a difendere il suo nome e a dargli sostegno oggi è Mark Van Bommel. "E' stato uno dei pochi giocatori ad avermi detto grazie - racconta Bosman - Quando l'ho incontrato per la prima volta nel 2005, mi ha detto che grazie a me aveva potuto lasciare il Psv e andare al Barcellona". Van Bommel lo ha invitato allo stadio in occasione di Milan-Arsenal, gli ha fatto avere la maglia di Ibrahimovic, lo ha presentato a Gattuso, Berlusconi e Seedorf che, a quanto pare, avrebbe gridato ai giornalisti "scrivete di lui, ha fatto molto per il calcio!". Ma Van Bommel ha promesso un ulteriore aiuto: gli destinerà il ricavato di un'asta con oggetti dei giocatori del Milan e proverà a organizzare una partita di beneficenza coinvolgendo calciatori ed ex calciatori di Milan, Bayern, Psv, Barcellona e Olanda. Speriamo che la storia personale di Bosman possa essere in futuro migliore di quella vissuta da uomo di calcio in passato.