BUCCHIONI, Montella può partire. Di Francesco...
Secondo quanto riporta Enzo Bucchioni nel proprio editoriale per Tuttomercatoweb.com, il Milan avrebbe già contattato più allenatori per il dopo Inzaghi. In questa lista di nomi figura anche Montella che però è ancora legato alla Fiorentina con un contratto fino al 2017. Ecco il brano in cui si parla del tecnico viola e del suo futuro: "Ricordiamo che l'allenatore napoletano ha un contratto di altri due anni con la Fiorentina, ma è anche vero che per gli allenatori conta più la volontà della carta scritta. Oggi come oggi non ci sono segnali forti di un possibile divorzio tra Montella e i viola, ma come sempre succede nel calcio, molto dipenderà dai risultati e dal gioco della Fiorentina che continua ad alternare momenti da grande squadra ad altri meno intensi.
E' chiaro che se Montella chiedesse di andar via, Andrea Della Valle lo accontenterebbe, se un tecnico non ha le motivazioni giuste meglio il divorzio. Neppure Montella per ora ha dato segnali, al di là delle solite frecciatine alla società, quindi il Milan non dovrebbe trovare un'autostrada aperta e l'allenatore viola potrebbe rimanere un sogno.
Per il sostituto pure il Napoli sta pensando a Montella, uno di casa. Anche se le sue azioni sono in ribasso, il profilo è giusto, qualche perplessità c'è proprio per la napoletanità. Ricordate il profeta in patria? Non è una banalità, con un napoletano l'ambiente potrebbe reagire in modo tale da creare difficoltà e anche se Montella è una persona schiva, i rischi restano. De Laurentiis preferisce Spalletti che a giugno si libera dallo Zenit. Ha esperienza internazionale e un nome anche all'estero, cosa che piace molto al presidente cinematografaro. I contatti sono già stati avviati.
A proposito di Di Francesco, su questo giovane in carriera è da tempo anche la Fiorentina. La società viola, come è giusto, si guarda attorno nell'eventualità che Montella chiedesse di andar via e Di Francesco ha tutte le caratteristiche giuste, dal carattere all'idea di calcio offensivo. Non torna, invece, l'identikit che porta a Mazzarri in viola e non per il valore indiscusso dell'allenatore, ma per il suo ingaggio alto e il suo calcio molto diverso da quello che la Fiorentina ha praticato negli ultimi tre anni".