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BUCCIANTINI, Ritiro? Col lockdown di fatto è da mesi

di Redazione FV
Fonte: Radio Bruno Toscana

Marco Bucciantini, volto di Sky Sport, ha parlato del momento difficile che sta vivendo la Fiorentina: "La paura toglie energie, spensieratezza e coraggio. La crisi in questo momento è fortemente mentale. Poi se si guardano i titolari, è andato via Chiesa che era l'unico ad essere andato in doppia cifra, ma la spina dorsale è rimasta quella: qualche problema di costruzione della squadra c'è, i giocatori si muovono poco, vogliono troppo il pallone sui piedi. Con Prandelli ora si è provato a fare qualcosa di nuovo, e alla fine anche Commisso si è convinto: però così sono venuti fuori i limiti tecnici e tattici della Fiorentina. Puoi anche dominare il pallone, ma se ci metti tanto a passarlo... Il momento è duro, ma se hai qualità devi uscirne".

A Bergamo, però, passi indietro nell'approccio. Troppo rinunciatario?
"C'era una formazione nuova. Chiedendoci il perché negli studi prima della partita, ero tra i più convinti della scelta, tra i meno sorpresi. L'Atalanta ti gioca addosso, e con tante partite in pochi giorni devi far giocare qualcun altro. Ribery e Callejon non hanno condizione, e fisicamente quella contro l'Atalanta è tra le partite più difficili del campionato assieme al Verona, devi correre e faticare molto per toglierti dalle marcature a tutto campo che fanno. Magari c'era un difensore di troppo in campo, quello sì, ma era calcolato per contrastare il gioco dell'Atalanta. Purtroppo però non è successo nulla, e significa che la paura ti blocca sul metter dentro il lavoro che fai in settimana. Una squadra mentalmente in crisi".

C'è qualche spunto di speranza?
"Kouame per esempio entra bene, ma quando comincia dal 1' lo vedo in difficoltà. Serve un po' di spensieratezza da mettere in campo, ad esempio vorrei vederlo seconda punta vera e propria. Poi gli errori di Pezzella e Milenkovic... Sono al 50% con la testa. E su quella di solito ci lavori molto meglio rispetto che sulla tecnica. Ci vorrebbe poi anche un intervento di Commisso, di chi paga: se non li sblocca, magari comunque può incidere".

Crede alla soluzione del ritiro?
"Il ritiro è una pratica del mondo del calcio, in quel modo non esiste in nessun'altra comunità del mondo. Di fatto col lockdown ormai siamo in ritiro da tanti mesi, e non ho un prontuario che mi dica che a tot ritiri equivalgono punti in più. Di sicuro stando tutti insieme puoi provare ad analizzare meglio i problemi. Ora arrivano Sassuolo e Verona, che le ultime due volte che sono venute a Firenze hanno fatto vedere come si gioca a calcio. Senza il gioco, non si riesce ad aumentare la propria forza".